CARACAS – I primi giochi olimpici dell’era moderna andarono in scena ad Atena, tra l’8 ed il 13 aprile 1896. Questi giochi voluti dal barone Pierre de Coubertin e ufficializzati durante il primo congresso olimpico, che si tenne a Parigi il 23 giugno 1894, durante il quale nacque anche il Comitato Olimpico Internazionale. Tra gli sport in gara c’erano: atlética leggera, ciclismo, ginnastica, lotta, nuoto, scherma, sollevamento pesi, tennis e tiro a segno.
L’aneddoto che vi racconteremo oggi ha come protagonisti i ciclisti Léon Flameng (Francia) e Georgios Kolettis (Grecia).
Durante la gara di 100 km il francese Flameng, che poi ha vinto l’oro, si fermò ad aspettare il suo avversario greco che aveva avuto un guasto meccanico (questo gesto, é tra le norme non scritte del Tour de France: i corridori di punta non spingono se la maglia gialla ha avuto un guasto meccanico).
Flameng tagliò il traguardo con un tempo di 3 ore 8 minuti e 19 secondi con un 11 giri di vantaggio su Kollettis. Stando alle cronache dell’epoca mentre tagliava il traguardo ha gridato: “Vive la France!”.
La gara andò in scena nel velodromo Neo Phaliron della città del Pireo, l’impianto poi é stato ristrutturato ed é stato ribattezzato con il nome di Geōrgios Karaiskakīs ed ospita le gare interne dell’Olympiakos. Quel giorno erano presenti sugli spalti circa 20 mila spettatori, compresa la famiglia reale greca. Flameng, ad Atene 1986, salí altre due volte sul podio: argento e bronzo.
In questi giochi la Francia vinse quattro medaglie d’oro nel ciclismo: tre vanno sul collo di Masson e una su quello di Flameng.
Durante la Prima Guerra Mondiale, era stato un sergente dell’esercito francese. Flameng era un pilota esperto in bombardamenti notturni. Il 2 gennaio 1917, il suo aereo fu abbattuto nei pressi della città di Evé, n Francia.
(di Fioravante De Simone)
