Golf riparte, e un campo divide Inghilterra-Galles

Edoardo Molinari in azione durante il Golf Italian Open.
Edoardo Molinari in azione durante il Golf Italian Open. (ANSA/GIORGIO MAIOZZI)

ROMA.  – Rebus golf sul confine Inghilterra-Galles. Giocare o non giocare? E’ stato questo il dilemma che s’è trovato a fronteggiare il Llanymynech Club di Oswestry, contea inglese dello Shropshire, l’unico campo diviso a metà sul confine tra i due paesi.

Il tutto dopo l’ok alla riapertura dei percorsi di gara in Inghilterra – in seguito allo stop dettato dall’emergenza sanitaria – col via libera dell’esecutivo gallese arrivato solo successivamente.

Circolo dove ha tritato i primi swing Ian Harold Woosman, vincitore del Masters 1991, il Llanymynech vanta un percorso con 18 buche di cui solamente 2 sono sul suolo inglese. Altre 15 su quello gallese, mentre la restante è divisa a metà (col tee shot in Galles e la conclusione della “hole” in Inghilterra).

Uno scenario davvero singolare che ha portato il presidente del Club, Sandy Johnson, a chiedere una consulenza legale per proteggere soci e appassionati da eventuali sanzioni pecuniarie o misure restrittive fino all’arresto. Questo perché mentre l’esecutivo inglese forniva il suo via libera alla riapertura dei circoli, quello gallese prendeva tempo.

“Non vogliamo che nessun socio venga arrestato e non intendiamo tenere aperte solamente due buche e mezzo del Club”, lo sfogo iniziale di Sandy Johnson. Una diatriba superata poi dalla luce verde accesa per i circoli anche dal governo gallese per quel che riguarda le riaperture, “a discrezione e con effetto immediato”.

Con la Wales Golf Federation che ha però invitato i Club ad aspettare il 18 maggio per attenersi nella giusta misura al protocollo di massima sicurezza.

Ripartenza con incognite in Galles, mentre in Inghilterra s’è assistito da subito a un boom di prenotazioni. Si è tornati infatti a giocare in quasi e tutti i campi dal golf della nazione tra hole in one – la prima è stata realizzata sul tee della buca 1 dello Styal Golf Club nel Cheshire – e distanziamento di almeno 2 metri da un giocatore e l’altro.

Sì al golf ma non in tutto il Regno Unito, dove la questione resta complicata. In Irlanda del Nord e in Scozia non è ancora consentito giocare e ora i circoli rischiano di andare incontro a una crisi, anche economica, irreversibile. In Scozia, la patria del golf, la vicenda è davvero complessa. Nella nazione dove c’è anche il mitico Old Course (a St.Andrews), il più antico green al mondo, tanti Club dopo 8 settimane di stop forzato sono sull’orlo dell’abisso finanziario.

“Siamo a conoscenza di almeno 3 Club alle prese con difficoltà incredibili”, l’allarme lanciato da Roy Thomson, esponente della Border Golfers Association.

Intanto il golf è ripartito con i tornei ufficiali in Corea del Sud (dopo il via al calcio e al baseball). A fare da apripista il KLPGA Championship, evento del LPGA of Korea Tour, tra i 5 principali circuiti professionistici a livello femminile. A Yangju l’evento si svolge a porte chiuse e in testa (con uno score di 67, -5), dopo il primo round, ci sono tre giocatrici: Bae Seon Woo, Kim Char-young2 e Hyun Se-lin.

In campo i caddie sono tutti muniti di mascherina, non obbligatoria però per le proette, alcune senza dispositivi di protezione sul volto. A disposizione delle giocatrici anche salviette e gel disinfettante. E la ripresa, senza pubblico, ha diviso le protagoniste.

“Ho realizzato un eagle – le dichiarazioni della sudcoreana Choi Hye-jin, campionessa in carica – e non sapevo come celebrarla senza gli applausi del pubblico. Anche se devo dire che, senza distrazioni, è stato più facile trovare la concentrazione”.

In attesa del PGA Tour, che ripartirà l’11 giugno in Texas col Charles Schwab Challenge (sempre a porte chiuse), sono pronti a tornare a giocare anche i big maschili.

Domenica 17 maggio al Seminole Golf Club di Juno Beach, in Florida, match di doppio con Rory McIlroy e Dustin Johnson, rispettivamente numero 1 ed ex numero 1 al mondo, che sfideranno il duo composto da Rickie Fowler e Matthew Wolff.

L’evento, organizzato dalla TaylorMade (colosso del green di cui fanno parte tutti e 4 i giocatori), si chiamerà “Driving Relief” e metterà in palio un montepremi da 3 milioni di dollari – grazie al sostegno dello UnitedHealth Group, società americana di assistenza sanitaria – da destinare all’American Nurses Foundation e alla CDC Foundation per contrastare il Covid-19.

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