Trenitalia: con lockdown a fine anno -2 miliardi fatturato

Una locomotiva di Trenitalia.
Una locomotiva di Trenitalia. (ANSA)

ROMA. –    L’epidemia da coronavirus ha avuto pesanti ripercussioni economiche anche sul settore dei trasporti. L’amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono, ha fatto il punto stamattina in audizione alla Commissione Lavori pubblici del Senato.

“Questa emergenza – ha spiegato – ha comportato per Trenitalia una forte, significativa ricaduta a livello economico-finanziario sia in termini di riduzione dei ricavi operativi sia di sostenibilità dei flussi di cassa. Abbiamo perso circa 10 milioni di euro al giorno, nel periodo di lockdown, per la mancata vendita dei biglietti. Solo nei mesi di marzo e aprile abbiamo registrato una perdita di fatturato di 500 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2019 che, proiettata a fine anno, vale quasi 2 miliardi”.

Forte il calo della domanda durante il periodo dell’emergenza: “Nel segmento lunga percorrenza, frecce e intercity, nel periodo 9 marzo – 3 maggio, abbiamo avuto una riduzione di 10 milioni di passeggeri rispetto all’omologo periodo del 2019. In ámbito regionale la contrazione dei volumi – per lo stesso periodo – è stata pari a 65 milioni di passeggeri in meno”, ha sottolineato Iacono.

“Nei prossimi mesi – ha continuato – noi prevediamo una graduale, seppur lenta, ripresa della domanda legata anche all’allentamento progressivo delle misure di contenimento, come conseguenza della riduzione dei contagi che noi tutti auspichiamo. Tuttavia a fine 2020, anche in assenza di nuove ondate di contagio, prevediamo che la domanda di mobilità si attesti comunque a livelli inferiori, molto inferiori a quelli pre-Covid. Prevediamo quindi un calo sistemico della necessità, della propensione a spostarsi su tutti i segmenti di domanda”.

Una prospettiva quindi di medio termine per cui, secondo Trenitalia, la domanda di mobilità potrà tornare ai livelli pre-crisi non prima del 2022.

Quanto alla ripresa, a partire dal 18 maggio, Trenitalia ha in programma un lieve incremento dell’offerta sulle principali direttrici. Si passerà dagli attuali 18 treni giorno a 38 corse al giorno per quanto riguarda le frecce, da 6 corse giornaliere a 20 corse per quanto riguarda i servizi intercity.

Relativamente al trasporto regionale Iacono ha sottolineato come “abbiamo avuto un ripristino del 52% di offerta rispetto a quella base pre-Covid già dal 4 maggio, che è salita al 56% dall’11 maggio e salirà al 62% dal 18 maggio”.

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