Calciomercato : Pjanic apre asse Juve-Barca, Napoli su Tonali

Il bresciano Sandro Tonali batte un calcio d'angolo.
Il bresciano Sandro Tonali batte un calcio d'angolo. (ANSA)

ROMA.  – S’infiamma il calciomercato sull’asse Juventus-Barcellona grazie alla voglia del club blaugrana di portare in Catalogna Miralem Pjanic.

I due club, già nell’estate scorsa si misero al tavolo delle trattativa per cercare di concludere operazioni di scambio, cosa che si è realizzata a gennaio con i giovani Matheus Pereira e Alejandro Marques, quest’ultimo approdato in bianconero.

È di questa mattina,invece, la notizia che annuncia il via libera dell’ex Roma alla possibilità di un trasferimento al Barca. Nell’eventuale affare, dovranno essere inserite necessariamente delle contropartite tecniche: la crisi economica causata dalla pandemia del coronavirus, inciderà anche sulla prossima sessione di mercato.

Tre queste ci sarebbero Arthur e Vidal, ma c’e’ chi parla addirittura di Messi che, nonostante i ripetuti assalti da parte dell’Inter, potrebbe andare a formare una coppia da fantascienza del calcio con Cristiano Ronaldo.

E dopo i sogni bianconeri ecco la realtà del mercato sempre più caldo tra scadenze di prestiti e di contratto: se la Roma vaglia il futuro di Mkhitaryan (arrivato in prestito secco), Smalling (prestito secco), Zappacosta (prestito secco) e Kalinic (prestito con diritto), l’Atalanta può riscattare Pasalic dal Chelsea.

Il Napoli, che nei giorni scorsi ha accolto il ritorno di Ounas, dovrebbe dunque attendere altri mesi per vedere in azzurro Petagna (ora alla Spal) e Rrahmani (al Verona). Sempre il Napoli potrebbe dare una svolta sorprendendo la concorrenza per l’astro nascente del calcio italiano Sandro Tonali. Che si riparta o meno col campionato, il Brescia sembra destinato alla retrocessione in serie B che imporrà a Cellino la cessione del  giovane regista.

Sul fronte allenatori si avvicina al Milan  Ralf Rangnick che svela alla Bild:  “Non posso escludere che andrò al Milan. Mi hanno chiesto se ci fosse la possibilità di collaborare – racconta il manager tedesco, responsabile tecnico delle squadre di proprietà Red Bull -, di conseguenza ho informato la Red Bull e poi ci sono stati colloqui con il mio procuratore.

Ma è  arrivato il coronavirus e sono sorte questioni più importanti. Senza voler essere presuntuoso, la cerchia dei club che mi possono interessare è abbastanza ristretta: mi piace l’avventura ma non deve essere una missione suicida”.

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