Giro-Roubaix che incrocio, Viviani: “Scelgo il rosa”

Il corridore britannico con la maglia rosa Chris Froome s'avvia alla fine dell tappa 21 del Giro d'Italia a Roma,
Il corridore britannico con la maglia rosa Chris Froome s'avvia alla fine dell tappa 21 del Giro d'Italia 2018 a Roma, (ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

ROMA.  – Classiche del nord o grandi giri? Più che una scelta un dilemma amletico per tutti: specialisti, scalatori, passisti e sprinter. Da ieri tutti insieme, più o meno appassionatamente, sfogliano la margherita nel tentativo di individuare le scelte giuste e dare un senso alla stagione 2020, che rimarrà alla storia non certo per le imprese agonistiche.

L’obiettivo, negli intenti, è di salvare almeno una parte di quel che resta delle gare.

Il calendario, ufficializzato ieri dall’Unione Ciclistica Internazionale, è un tourbillon di eventi, che si susseguono e si sovrappongono senza soluzione di continuità, costringendo i big del pedale a inventarsi una strategia da seguire.

“Io tutto questo, è inutile nasconderlo, lo vedo come un successo: sono felice per il nuovo calendario di gare e a mio avviso dovrebbe esserlo tutto il mondo del ciclismo. Questo è il primo segnale di una ripartenza della quale tutti avevamo bisogno”.

Elia Viviani all’ANSA manifesta il proprio entusiasmo, la voglia di ripartire, perché sente odore di volate, di grandi sfide e di traguardi ancora da raggiungere.

L’olimpionico di Rio de Janeiro nel 2016 comincia a mettere nel mirino le gare più gradite, con una priorità assoluta: il Giro d’Italia.

“Nello specifico – dice Viviani – credo che per tanti l’obiettivo principale sarà il Tour de France. Le sovrapposizioni erano purtroppo inevitabili, visto che la stagione è stata compressa. Certo che le classiche – come la Parigi-Roubaix – durante lo svolgimento del Giro d’Italia sono tante e costringeranno gli atleti fare delle scelte mirate. A me personalmente piace il Giro a ottobre: una corsa rosa tutta italiana mi spinge a dire che farò il possibile per esserci”.

Il Giro a ottobre, ma prima ci saranno altri appuntamenti di grandissima importanza, ai quali lo sprinter veneto della Cofidis, campione europeo in carica, non vorrà mancare.

“I miei primi obiettivi di ‘rientro’ alle competizioni – sottolinea Viviani, che quest’anno era pronto a puntare anche sul secondo alloro olimpico – saranno la Milano-Sanremo e il Tour de France.

Sul fatto delle sovrapposizioni e della prospettiva di correré fino a novembre purtroppo stiamo vivendo una situazione straordinaria, della quale è giusto accettare queste conseguenze”.

Elia è comunque felice, vada come vada, a prescindere dal calendario, dalle ambizioni, dalla preparazione saltata e da tutto il resto. “Ripeto – conclude – dobbiamo prima di tutto essere felici di avere un calendario e di ripartire”. Giusto così.

(di Adolfo Fantaccini/ANSA)

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