Calcio: test Napoli, Mertens: “Io tifo per infermieri”

L'esultanza di Mertens dopo un suo gol sulla Sampdoria. Immagine d'archivio.
L'esultanza di Mertens dopo un suo gol sulla Sampdoria. Immagine d'archivio. ANSA / CIRO FUSCO

NAPOLI. – Festeggia 33 anni dicendo di essere fan degli infermieri. C’è Dries Mertens in copertina nell’avvicinamento del Napoli alla ripresa degli allenamenti e a una possibile ripresa della stagione.

L’attaccante belga oggi ha celebrato il suo compleanno raccontando il tampone che ha fatto ieri nella sua casa a Palazzo Donn’Anna a picco sul mare di Posillipo: “É venuto l’infermiere a farmi il tampone – ha raccontato al portale belga voetbalkrant.com – e ha detto che sua figlia è una mia grande fan. Gli ho risposto che io sono un suo fan perché rispetto quello che fa e il fatto che non può abbracciare i figli dopo le giornate in ospedale”.

Un compleanno di consapevolezza e rispetto per chi lavora nella pandemia covid19, ma anche la voglia di tornare in campo per il belga che si è allenato sulla sua grande terrazza di casa.

Mertens ha ricevuto gli auguri di molti compagni di squadra, ma anche del presidente De Laurentiis, un segnale che potrebbe far pensare a una ripresa della trattativa per il rinnovo al di là delle offerte di Inter, Chelsea, Newcastle e Monaco.

Anche Insigne e Milik hanno fato gli auguri al belga: il possibile rinnovo di Mertens sembra un ballottaggio con quello di Milik che invece è più vicino ad andare via a fine stagione.

Mertens e gli altri giocatori domani faranno un secondo giro di tamponi, quando i risultati diranno che tutti sono negativi ci sarà il via libera al rientro in campo tra sabato e domenica.

Si comincia con allenamenti individuali sui tre campi di Castel Volturno. Si partirà dai test atletici individuali con Gattuso e il suo staff medico e tecnico.

L’allenatore ha monitorato i calciatori continuamente in questi giorni, facendosi comunicare il peso e gli esercizi che facevano, tutti sembrano essere in buona forma, si sono allenati almeno due ore al giorno e soprattutto tutti sono rimasti a Napoli ad aspettare la ripresa, anche chi, come Maksimovic, era da solo.

Qualcuno degli azzurri aveva fatto richiesta di tornare nel proprio Paese per fare il lockdown in famiglia, ma il Napoli glielo ha sconsigliato anche per problemi logistici e i calciatori ci hanno riflettuto, accettando di restare in Campania.

Chiaro che il campo e il pallone sono altro ma il Napoli ha già pronta una tabella simile a quella estiva per programmare la ripresa sui tre fronti: campionato, Coppa Italia e Champions League.

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