Ecco Lazio, Juve e Inter, è sempre polemica politica

Allenamento del Sassuolo con distanza sociale.
Allenamento del Sassuolo con distanza sociale. (ANSA)

ROMA.  – La Lazio, l’Inter, la Juve, il Bologna. Si allunga la lista dei club tornati sul campo, ma sul futuro del campionato non c’è alcuna certezza.

“Mi auguro di far ripartire il calcio, ma se non ci saranno le condizioni di sicurezza il Governo decidera’ la chiusura”, ha ribadito nella notte il ministro Spadafora, che resta al centro della polémica politica, dall’opposizione ma anche dalla maggioranza stessa.

“Da parte del ministro dello Sport ho sentito parole di sufficienza e di arroganza”, l’ennesimo attacco di Matteo Renzi.

Duro, anche se non esplicito, l’intervento di Simone Valente, esponente M5S. “Il calcio va tutelato, il Governo lavori per la ripresa: mettere inm cotrapposizione professionisti e dilettanti, demonizzare l’uno in favore dell’altro significa non aver conoscenza del settore o non esser onesti intellettualmente”, il suo giudizio”.

É evidente che la questione é all’evidenza del presidente del consiglio, Conte, in molti si aspettano una sua presa di posizione. Fonti di palazzo Chigi fanno sapèere che nessuna decisione é stata presa.

Attorno al nodo di eventuali nuove positività, quando il 18 maggio dovessero ripartire anche gli allenamenti collettivi o quando la serie A potrà tornare a giocare, si muove la questione. Anzi, non si muove. “Il Governo si agita senza avere idee chiare”, il duro giudizo di Fabio Capello.

La commissione medica della Figc aspetta da giorni una chiamata del comitato tecnico scientifico, il pool di esperti che supporta Conte nelle scelte per il contenimento dell’epidemia e per la ripartenza.

Dal giorno dell’appello di Spadafora a finire gli scontri, la Lega di serie A ha scelto la linea del basso profilo. Lo stesso adottato sul tema diritti tv, sui quali continuano i contatti con i broadcaster in attesa di chiarimenti sulla sorte della stagione. Secco, invece, il “no comment” della associazione dei club sulle voci relative a colloqui preliminari avviati con il fondo di investimento Cvc per una iniziativa nel settore dei diritti.

Intanto la Federcalcio ha deciso di rinviare il consiglio federale in programma venerdi’: si doveva parlare di licenze nazionali, termine della stagione, riforma dei campionati, e soprattutto sviluppi dell’emergenza. Invece resta tutto ancora sospeso, di qui al 18 maggio ipotizzato come data del ritorno vero e proprio agli allenamenti.

Intanto la serie A si sottopone ai tamponi, da Inzaghi a Ramsey, primo degli juventini ad aver rimesso piede sull’erba della Continassa, stamattina. “É arrivato Zorro”, ha detto Bonucci entrando al centro sportivo bianconero, la maschera nera sul volto e il finestrino della Ferrari rossa abbassato.

Sinisa Mihajlovic, che pure in questi mesi ha combattuto la sua dura battaglia contro un’altro male terribile, la leucemia, si é trattenuto a stento. Voci lo davano presente al centro del Bologna, per il ritorno dei suoi rossoblú, lui ha lasciato la quarantena romana ma é rimasto chiuso nella sua stanza di albergo bolognese.

Test anche per Milan e Torino (“il tampone? Una brutta esperienza”, ha raccontato il granata Nkoulou)  In serie C, il portiere del Como Bolchini, positivo per il contatto con un familiare, é in isolamento; in Germania, l’Aue societá di serie B ha scovato un positivo nello staff e messo tutti – squadra e tecnici – in isolamento fino a nuovi tamponi, giovedí.

E domani la Bundesliga attende il si’ della Merkel alla ripartenza del campionato, dal 15 maggio.

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