In Germania si torna fra i banchi di scuola

Un passeggero con mascherina cammina nell'aeroporto di Francoforte, Germania. (ANSA/EPA/THORSTEN WAGNER)
Un passeggero con mascherina cammina nell'aeroporto di Francoforte, Germania. (ANSA/EPA/THORSTEN WAGNER)

BERLINO.  – Centinaia di migliaia di scolari sono tornati fra i banchi di scuola oggi in Germania, dopo quasi due mesi di assenza forzata, indotta dal Coronavirus.

Nuove regole sull’igiene, l’obbligo del rispetto della distanza, un po’ di euforia e certamente qualche ansia (soprattutto fra gli insegnanti) segnano questo rientro inedito, giunti quasi alla fine dell’anno scolastico.

Ma la giornata è costellata di dati positivi: l’indice di contagio R0 è fermo a 0,74, mentre i nuovi casi diminuiscono vistosamente; 130 mila persone risultano guarite, e i casi acuti sarebbero 25 mila. Numeri che fanno lievitare la pressione sul governo, da parte di chi vorrebbe a questo punto una ripartenza piena, per salvare l’economia dalla recessione (Stando alle stime il Pil crollerà del 6,3% nel 2020).

L’istruzione è competenza dei Laender, e se Angela Merkel ha tenuto a concordare delle linee generali perché si procedesse insieme, le decisioni sulle modalità della ripresa e sulle fasce d’età sono state prese a livello locale: il risultato è un quadro piuttosto variegato, fra la prudenza della Baviera, che aspetta l’11 maggio, e la fuga in avanti della Bassa Sassonia, che ha minacciato di aprire a breve anche gli asili infantili, per ora chiusi su scala federale.

Nella metà delle regioni, inoltre, i maturandi hanno già potuto svolgere i loro esami nelle ultime due settimane: il rientro di oggi riguarda i ragazzi di 13 Laender (su 16) anche, in molti casi, alle elementari.

I primi a ripartire sono comunque gli scolari più grandi, delle seste e in alcuni casi delle quarte, ritenuti in grado di attenersi alle regole. Per i più piccoli (dalla prima alla terza elementare) si aspettano nuove decisioni che potrebbero arrivare già il 6 maggio.

Dappertutto le classi sono state divise in gruppi, per consentire il rispetto della distanza nelle aule. E ci si concentra innanzitutto sulle materie principali: tedesco, matematica, lingua straniera. Sono per ora ancora in pausa le molte “attività integrative” offerte dalla scuola pubblica in Germania.

E vigono indicazioni severe anche sulle pause nei cortili, che potrebbero agevolare lo scambio dei virus. La riapertura è stata accompagnata da diverse polemiche fra i favorevoli, che spingono per far ripartire pienamente la locomotiva tedesca – e liberare i genitori costretti allo smart working proprio per occuparsi dei figli  – e gli avvertimenti dei virologi.

Come quello arrivato dal Christian Drosten , dello Charitè di Berlino, che ha ammonito: i bambini prendono il Covid, anche se in forma generalmente lieve, e sono contagiosi esattamente come gli adulti. Viene dispensato dal ritorno chi è considerato a rischio, come gli insegnanti sopra i 60.

E in Germania riaprono anche i parrucchieri – le cui agende sono strapiene, con prenotazioni fissate già da settimane – i musei, le gallerie e i parco-giochi.

La cautela dell’allentamento delle misure di restrizione dovute alla pandemia alimenta però le polemiche interne: Angela Merkel, rilanciata nei sondaggi proprio da questa crisi, viene incalzata dall’economia e da molti dei suoi colleghi conservatori, che temono che la Germania si stia “rovinando con le sue mani”.

Sul piede di guerra da giorni il settore gastronomico, che teme un’ondata di fallimenti, e le imprese specializzate sui viaggi.

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