Crolla mercato auto, -97,5% vendite di aprile

Un auto fiat nella catena di montaggio della Fca.
Un auto nella catena di montaggio della Fca. (ANSA)

TORINO. – Inizia la Fase 2 per l’industria dell’auto e riaprono le concessionarie, ma i due mesi di lockdown dovuti all’emergenza Coronavirus si chiudono con un pesante bilancio per il settore: 361.000 immatricolazioni perse, pari a un calo del 51% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel mese di aprile le vendite sono praticamente azzerate: soltanto 4.279, con un crollo del 97,55%. Da inizio anno la contrazione dei volumi è del 50,69%. Se si proietta il dato di aprile sull’intero anno, spiega il Centro Studi Promotor, si ottiene un volume analogo a quello del 1949 quando le immatricolazioni furono 48.883.

“La forte contrazione del Pil già registrata nel primo trimestre del 2020 e le prospettive negative per il resto dell’anno rendono il recupero del settore auto problematico. Per tornare alla normalità ci vuole una terapia d’urto come emerge anche a livello europeo”, spiega il presidente Gian Primo Quagliano.

É lo stesso Quagliano a ricordare che l’Italia “ha all’attivo una esperienza di incentivi alla rottamazione molto efficace: quella del 1997 quando chi rottamava una vettura di oltre 10 anni e acquistava una nuova auto riceveva un bonus dallo Stato raddoppiato con un bonus di pari entità obbligatoriamente riconosciuto dal venditore. I risultati furono un incremento delle immatricolazioni del 38,8% già nel 1997 e maggior gettito per l’Erario”.

Il Centro Studi Promotor registra un crollo anche del clima di fiducia degli operatori del settore, anche se “un piccolo supporto potrebbe venire dal fatto che la gente ha capito che l’auto privata è  il mezzo più sicuro per limitare il contagio”.

Anche dall’Unrae e dall’Anfia arriva un richiamo al governo perché vari subito misure di sostegno alla domanda. “Il blocco delle attività economiche ha messo in ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le 1.400 aziende che sostentano 160.000 famiglie. Serve una accelerazione da parte del Governo, con misure specifiche per il settore strategico per il Paese, con il suo effetto moltiplicatore sull’economia e il suo contributo al gettito erariale pari a circa 80 miliardi di euro annui”, afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere.

“L’inizio della Fase 2 ha alle spalle i 50 giorni più difficili del secondo dopoguerra per la nostra economia”, sottolinea il presidente dell’Anfia, Paolo Scudieri, che propone un incremento del fondo Ecobonus 2020 per proseguire gli incentivi all’acquisto di auto Bev e Phev e l’estensione del bonus alle auto ad alimentazione alternativa con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km, ma anche “un incentivo all’acquisto delle vetture in stock prodotte prima del lockdown”.

Delle poche auto vendute nel mese di aprile Il 41% ha alimentazione diesel e il 33% a benzina, mentre le auto ad alimentazione alternativa sono il 26%, più di 1 su 4, di cui l’11% ricaricabili.

Le immatricolazioni di Fca  sono state 1.620, il 96,3% in meno dello stesso mese del 2019, con una quota di mercato del 37,9% (+12,6%), nei primi quattro mesi dell’anno 87.504, in calo del 50,39% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. La quota è del 24,89% (+0,15%).

Crescono i brand Fiat (22,65% di quota, +5,7%); Jeep (9,2% di quota, +5,5%), Alfa Romeo (3,4% di quota, +2,2%). Lancia ottiene una quota del 2,55%. Tra le top ten delle auto più vendute nel mese, oltre alla Panda prima assoluta, compaiono anche le Fiat 500X e Tipo e le Jeep Compass e Renegade.

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