Addio Maestro Galzio

Il Maestro Corrado Galzio in una foto d'archivio.
Il Maestro Corrado Galzio in una foto d'archivio.

CARACAS. – Aveva 100 anni e lo spirito di un ragazzo. Il Maestro Corrado Galzio si è spento nella sua amata città natale: Noto, cornice perfetta per uno spirito sensibile, colto, raffinato, come il suo.

Con uguale passione il Maestro Galzio ha amato il Venezuela, paese nel quale ha vissuto moltissimi anni. Fondamentale è stato il suo contributo alla diffusione dei compositori e musicisti venezuelani così come quello degli italiani in Venezuela, paese nel quale è tornato regolarmente fino a quando le circostanze glielo hanno permesso.

La sua scomparsa ha lasciato un enorme vuoto all’interno della comunità italiana in Venezuela e tra tutti i suoi amici e ammiratori.

Come dimenticare il suo sorriso aperto, l’eterna gioventù del suo spirito inquieto, curioso che non si è mai stancato di imparare e di insegnare. Come dimenticare la magia che scaturiva dalle sue mani quando seduto davanti al suo meraviglioso piano a coda, estraeva dalla tastiera una musica delicata o forte, dura o dolce, che ti entrava dentro e ti rapiva l’anima.

Corrado Galzio aveva iniziato giovanissimo la sua educazione musicale a Noto, poi proseguita a Milano e nel Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.

Il suo talento emerge fin dai primi anni. Nel 1940 riceve il Premio Lettoriale per il piano e un riconoscimento da Radio Roma. Fonda, sempre in quel periodo, il Quartetto Galzio.

Nel tempo creerà l’Ensemble Galzio e I Solisti di Santa Cecilia, formazioni con le quali svolge una intensa attività musicale in tutto il mondo, dall’Asia, all’Europa, le Americhe e il Medio Oriente.

Negli anni ’50 emigra in Venezuela e si avvicina ai grandi compositori del paese. Nei suoi concerti sempre più spesso inserirà musiche venezuelane che aiuterà, instancabile, a diffondere in qualsiasi teatro del mondo nel quale lo invitano a presentare i suoi concerti.

Fermo sostenitore dell’importanza della musica nella formazione culturale e umana di ogni persona, fonda a Caracas il Conservatorio Italiano di Musica e il Centro Culturale Monte Sacro nel quale si avvicendano intellettuali raffinati sia italiani sia venezuelani, in uno scambio di cultura e di pensiero in cui il Maestro Galzio crede fermamente e che ha promosso fino alla fine dei suoi giorni.

Sa che la cultura è l’unico grande ponte che può unire gli esseri umani e si prodiga per farlo attraverso la musica. A Noto crea prima l’Associazione Concerti Città di Noto per riscattare la grande tradizione musicale della città. Più tardi si fa promotore del Festival NotoMusica che con gli anni è diventato un appuntamento sempre più importante. Musicisti di grandissimo prestigio e un pubblico sempre più numeroso arriva a Noto, sia dall’Italia sia dall’estero, per assistervi. Anche in quelle occasioni diffonde la musica venezuelana.

La sua Stagione Concertistica è densa di presentazioni musicali che il Maestro Galzio non limita ai grandi teatri ma che porta anche nelle scuole e nei paesetti più piccoli, laddove il piacere della musica era praticamente inesistente.

Il Maestro Corrado Galzio era un musicista eccellente e un essere umano meraviglioso.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto ma, come accade per tutti i grandi, resterà tra noi il suo ricordo e nei suoi dischi potremo tornare a vivere i meravigliosi momenti che ci ha regalato con i suoi concerti.

La famiglia della Voce invia le più sentite e affettuose condoglianze a tutti i suoi familiari.

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