Usa piangono 41 mila morti ma tanti contro il lockdown

Una coppia con mascherine visita il Quartiere dell'Arte a Los Angeles.
Una coppia con mascherine visita il Quartiere dell'Arte a Los Angeles. California, USA, (ANSA/EPA/ETIENNE LAURENT)

WASHINGTON.  – “La bestia è ancora viva, non è stata ancora uccisa”. Quello di Andrew Cuomo è un monito rivolto ai tanti americani che in queste ore continuano a manifestare in diverse città contro le restrizioni anti-contagio e per la riapertura di tutte le attività, costi quel che costi.

Proteste che per il governatore dello stato di New York sono totalmente fuori luogo, “non servono”, mentre il presidente Donald Trump continua a giustificarle nonostante l’America pianga ormai 41 mila vittime del Covid-19, il doppio rispetto a una settimana fa. Altrettanto impressionante il numero dei pazienti positivi che oramai in tutti gli Stati Uniti viaggia verso il milione di contagi.

“Troppa gente concentrata in un solo posto, troppe persone in luoghi angusti, troppa gente insieme negli ascensori o negli appartamenti. Ecco perché il virus continua a propagarsi”, il grido di dolore e di rabbia di Cuomo, non nuovo nel fustigare “gli incoscienti”, quelli che non rispettano le regole del distanziamento sociale, favoriti anche da un ordine di “restare a casa” poco stringente.

É una denuncia che coglie lo spirito del lockdown che negli Usa poco ha a che vedere con quanto sta accadendo con la restrizione delle libertà personali in Italia o in Spagna. Basta guardare la spiagge affollare della Florida nel weekend, o i viali del Central Park la domenica, solo per fare alcuni esempi.

Eppure le notizie parlano di un’escalation di tanti nuovi focolai, tra cui il preoccupante caso di Boston, della polizia di Detroit decimata e messa in ginocchio dai contagi, della strage di anziani nelle case di riposo, con almeno 55 morti in un ospizio di Brooklyn e altri 70 in una struttura del New Jersey. Intanto New York, dove nella giornata di domenica si sono registrati altri 478 morti, ha cancellato tutti gli evento fino a tutto giugno, dai concerti ai festival passando per la grande parata prevista per il 50mo anniversario del Gay Pride.

Anche se nella Grande Mela la speranza è legata al calo del numero delle persone ospedalizzate che fa ipotizzare un superamento del picco.

L’ennesimo invito alla prudenza su una prematura ripartenza arriva dal virologo Anthony Fauci che ha messo in guardia l’amministrazione Trump anche sul far west dei test sugli anticorpi del coronavirus. Questo dopo che la Food and Drugs Administration – secondo quanto riportato dal Washington Post – ha consentito che restino sul mercato americano oltre 90 test senza la sua certificazione, compresi alcuni che sono lanciati in modo fraudolento o che sono i dubbia qualità.

“Serve fare molta più ricerca per determinare se tali test funzionino davvero proteggendo le persone da futuri contagi”, ha spiegato Fauci, sottolineando come “molti dei test messi sul mercato da diverse aziende non sono ancora stati approvati”.

Nel frattempo il New York Times sfida Trump e lancia un appello a tutti i principali media televisivi e online per bloccare le dirette sui briefing quotidiani del presidente, accusati di divulgare solo propaganda politica e caratterizzati unicamente da disinformazione.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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