La Danimarca torna a scuola, Germania dal 4 maggio

Banchi disposti a distanza prudenziale nella scuola di Stengaard School, in Gladsaxe, Dinamarca.
Banchi disposti a distanza prudenziale nella scuola di Stengaard School, in Gladsaxe, Dinamarca. (ANSA/ EPA/LISELOTTE SABROE)

ROMA.  – Lezioni anche all’aria aperta, distanza di sicurezza di due metri e un solo alunno per banco, alla pausa tutti ordinatamente a lavarsi le mani, ma soprattutto tanti sorrisi e inevitabili abbracci tra i bambini più piccoli: sono le fotografie che arrivano dalla Danimarca, il primo Paese europeo che ha riaperto le scuole elementari e gli asili nido, rimasti chiusi per un mese a causa dell’emergenza coronavirus.

Anche se Copenhagen in realtà è solo la capofila: sono ormai numerosi i Paesi in Europa, compresi i big Francia e Germania, che si avviano a riaprire, pur tra mille cautele e in alcuni casi tra le polemiche. Tutte scelte che, come è ovvio, alimentano anche in Italia il dibattito su quale strada sia meglio prendere.

“Non possiamo nasconderci a casa per il prossimo anno e mezzo con i nostri figli”, è il mood dei danesi riassunto dal principale quotidiano locale, il Jyllands-Posten. Anche se 18 mila genitori, preoccupati dal rischio di contagio, hanno sottoscritto una petizione per chiedere di tenere chiuse le scuole, mentre in molti sceglieranno autonomamente di non mandare i figli.

Nel Vecchio Continente e dintorni c’è anche chi non ha mai chiuso: l’Islanda, ritenuta un caso virtuoso di gestione dell’emergenza, non ha mai applicato alcun contenimento per i bambini e le scuole elementari sono rimaste aperte. Superiori e università dovrebbero ripartire il 4 maggio.

I bambini sono rimasti tra i banchi anche in Svezia, che ha chiuso soltanto superiori e università. Altri iniziano a fissare la data del rientro: la prossima sarà la Norvegia che riaprirà gli asili nido il 20 aprile e parte delle scuole il 27. In Germania si ricomincerà progressivamente, a partire dal 4 maggio. A riprendere le lezioni saranno in prima battuta i ragazzi delle scuole superiori, che devono affrontare gli esami di fine anno, e gli alunni delle classi di fine ciclo delle elementari.

Anche il Lussemburgo vuole riaprire gli asili e le scuole il 4 maggio. La Grecia ha segnato sul calendario il 10 del mese prossimo e l’Estonia il 15. La Francia ripartirà l’11. Una decisione, quella di Emmanuel Macron, che Oltralpe sta suscitando polemiche tra gli operatori sanitari con il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei medici che ha definito la misura “priva di logica”.

“Riaprire le scuole – ha denunciato Patrick Bouet – significa rimettere in circolazione il virus. I ragazzi incontreranno gli insegnanti e gli altri addetti e potranno contaminarli. Il virus potrà tornare nelle famiglie, rimaste confinate 2 mesi, che potranno ritrovarsi infettate dai contatti dei loro figli all’esterno”.

(di Salvatore Lussu/ANSA)

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