Cura Italia: 940 euro da cassa integrazione, con congedo -370 euro

Una vista di un capolinea di autobus deserto a Codogn, nel Lodigliano, per il coronavirus.
Una vista di un capolinea di autobus deserto a Codogn, nel Lodigliano, per il coronavirus.(.ANSA / Andrea Fasani)

ROMA. – Le misure del governo per il sostegno al reddito “vanno nella direzione indicata per quanto riguarda la flessibilità e la deroga della cassa integrazione, mentre non risponde appieno alle richieste la misura che riguarda il congedo parentale straordinario”.

É il giudizio della Uil che con la segretaria confederale Ivana Veronese fa anche un’analisi degli strumenti per il sostegno al reddito inseriti nel decreto “Cura Italia”, calcolando l’impatto sulle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori: dai 940 euro netti della cig alla perdita di 374 euro nel caso di congedo straordinario.

L’impatto è calcolato prendendo in considerazione il reddito annuo lordo medio del lavoro dipendente (21.714 euro) e del reddito annuo lordo di una partita Iva (22.210 euro).

CASSA INTEGRAZIONE. É “apprezzabile”, dice, che si tutelino tutti i posti di lavoro. Anche se lo stipendio per coloro che verranno posti in cassa a “zero ore” per un mese intero subisce una decurtazione, in alcuni casi, parzialmente “ristorata” dalla sospensione di mutui che mediamente vale una rata mensile di 550 euro.

Su uno stipendio di 1.316 euro netti mensili, la decurtazione dovuta al ricorso alla cig ammonta a 376 euro medi al mese: il sussidio percepito è pari a 940 euro netti.

CONGEDO PARENTALE STRAORDINARIO. Per una lavoratrice o un lavoratore con figli minori di 12 anni che sceglie di mettersi in congedo parentale straordinario per 15 giorni, la decurtazione ammonta a 412 euro, la retribuzione netta sarà di 904 euro, a cui bisogna sommare il premio per la presenza al lavoro (bonus presenza 100 euro), che in questo caso ammonta a 38 euro mensili (calcolato sui restanti giorni lavorati in azienda): dunque, la retribuzione netta ammonterà complessivamente a 942 euro.

Con una differenza in negativo, rispetto allo stipendio pieno, di 374 euro. Se però, il congedo venisse preso per l’intero mese, i restanti 15 giorni verrebbero considerati congedo non retribuito. Pertanto la decurtazione complessiva sarebbe pari a 904 euro e lo stipendio percepito in questo caso sarebbe pari a 412 euro.

Paradossalmente, afferma lo studio della Uil, converrebbe la cassa integrazione in quanto si guadagna di più del congedo parentale straordinario.

VOUCHER BABY-SITTING. Chi non può assentarsi dal posto di lavoro e usufruirà del voucher baby-sitting di 600 euro avrà a disposizione un budget che copre per 60 ore mensili il servizio, ma in busta paga 100 euro in più del premio per la presenza.

PARTITE IVA. Una partita Iva avrà una tantum di 600 euro, ma avrà come “ristoro” oltre alla sospensione del mutuo e delle bollette, anche la sospensione del versamento dell’Iva (circa 310 euro mensili) e dei contributi previdenziali (474 euro medi mensili).

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