Tanti italiani bloccati: “Non sappiamo come tornare”

Posto di controllo al confine italo-asuriaco.
Posto di controllo al confine italo-austriaco. (ANSA)

ROMA. – “Ci siamo svegliate ieri mattina con un sms della compagnia aerea che annunciava l’annullamento del nostro volo per Roma. Ci è preso un colpo”. É stato un risveglio amaro quello di Lucrezia e delle sue tre amiche, studentesse universitarie romane partite lunedì per una vacanza a Lisbona e adesso bloccate fuori dall’Italia per l’emergenza coronavirus che sta paralizzando mezzo mondo.

Come lei ci sono migliaia di cittadini italiani che in queste ore stanno cercando, invano, di far ritorno nelle loro città.  Turisti soprattutto, che hanno deciso di partire nonostante in Italia e nel mondo l’epidemia da Covid-19 fosse già esplosa.

La vacanza di Lucrezia era stata programmata da tempo, “gli aerei costavano poco, ne abbiamo approfittato”, ma la situazione è precipitata nel giro di qualche giorno. “Eravamo convinte di riuscire a prendere il volo di ritorno previsto venerdì”, ha raccontato la studentessa 22enne al telefono con l’ANSA. Una volta ricevuto da Ryanair la comunicazione che l’aereo era stato cancellato le ragazze si sono precipitate all’ambasciata italiana dove hanno trovato una quarantina di connazionali con lo stesso problema.

“Abbiamo passato la giornata lì davanti, alla fine l’ambasciatore ci ha consigliato di cercare voli per la Francia e la Svizzera”, due dei pochi Paesi che non hanno ancora chiuso le frontiere con l’Italia o annullato i collegamenti diretti. Lucrezia è riuscita a prenotare un volo per Parigi, domani. Da lì lei e le sue amiche si sposteranno verso Nizza. “Passeremo la notte da amici in città e poi tenteremo di raggiungere Roma, in macchina o in treno”.

Un viaggio della speranza con la paura del contagio che corre veloce attraverso tutta Europa. “In Portogallo al momento non c’è nessuna emergenza”, racconta la studentessa che al suo arrivo all’aeroporto di Lisbona non ha effettuato né visto alcun tipo di controllo sul virus.

Sono migliaia d’altra parte gli italiani che in queste ore stanno cercando di fare ritorno a casa da diversi Paesi in Europa e nel mondo. Il Marocco ha sospeso da tre giorni i voli diretti lasciando in un limbo tantissimi turisti italiani. Oggi davanti all’ambasciata e al consolato a Rabat si sono formate lunghe code di connazionali che cercavano di avere notizie su come rientrare in Italia. “Da Marrakech in due giorni sono riusciti a partire un migliaio”, secondo i numeri forniti dall’ambasciata che ha assicurato una presenza istituzionale nelle principali città turistiche del paese nordafricano.

In Spagna, dopo che il governo di Pedro Sanchez ha deciso la proibizione dei voli diretti fino al 25 marzo, l’ambasciata d’Italia ha creato una task force per aiutare i connazionali. E si è conclusa bene l’avventura delle centinaia di italiani rimasti bloccati a Barcellona che sono rientrati a Civitavecchia su una nave della Grimaldi Lines.

(di Benedetta Guerrera/ANSA)

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