Coronavirus: Gobert positivo, anche l’Nba si ferma

Il giocatore di pallacanestro degli Utah Jazz, Rudy Gobert, tocca i microfoni dei giornalisti in una conferenza stampa, prendendosi beffa delle avvertenze sul coronavirus.
Il giocatore di pallacanestro degli Utah Jazz, Rudy Gobert, tocca i microfoni dei giornalisti in una conferenza stampa, prendendosi beffa delle avvertenze sul coronavirus. (Marca.com)

ROMA. – Il coronavirus ha fermato anche l’Nba. Il torneo del grande basket americano è stato infatti sospeso a pochi minuti dall’inizio di diverse partite, dopo la notizia che il giocatore francese degli Utah Jazz, Rudy Gobert è stato trovato positivo al covid-19.

L’atleta era febbricitante e in via precauzionale non si era recato alla Chepeake Enery Arena, il palasport dov’era in programma la sfida tra la sua formazione e gli Oklahoma City Thunder in cui gioca anche l’azzurro Danilo Gallinari.

La squadra ha subito informato del caso Gobert la dirigenza Nba che ha immediatamente deciso la sospensione immediata di ogni attività. Già da giorni peraltro la Nba stava valutando come gestire l’emergenza coronavirus, che va diffondendosi in modo crescente anche negli Stati Uniti. In un primo tempo era stata valutata l’ipotesi di ridurre il numero degli spettatori (decisione appena annunciata dalla municipalità di San Francisco per le gare dei Warriors), poi di giocare a porte chiuse.

Stanotte il caso Gobert ha chiuso i giochi in modo radicale. Per ironia della sorte, lo stesso Gobert peraltro, appena pochi giorni fa, era stato protagonista di un siparietto un po’ sbruffone durante una conferenza stampa, poco affollata e con i giornalisti che si tenevano  a distanza da lui, e l’uno dall’altro, proprio per il timore del contagio. Il francese degli Utah Jazz aveva toccato tutti i microfoni collocati sul tavolo al quale sedeva, mostrando scetticismo circa la pericolosità della diffusione del virus.

Invece ora dovranno andare in quarantena tutti i suoi compagni e lo staff della sua squadra e quelli dei team che di recente hanno giocato contro Utah jazz.

Fra i primi campioni a dire la sua sulla sospensione è stato Lebron James “stiamo cancellando eventi sportivi, scuole, uffici ecc… Quello che davvero dovremmo cancellare è il 2020!” ha detto il fuoriclasse dei Lakers, pensando probabilmente anche alla morte di Kobe Bryant. “Dannazione sono stati tre mesi duri. Dio vi benedica e state al sicuro”.

In un comunicato la Nba ha tenuto a sottolineare che Gobert, di cui però non ha fatto esplicitamente il nome “non era nell’Arena” e che si “sospende la stagione a conclusione delle partite della notte in calendario sino ad ulteriore aggiornamento. L’Nba utilizzerà questa pausa per valutare i prossimi passi da intraprendere in relazione alla pandemia Coronavirus”.

Per la cronaca, in questo che probabilmente è l’ultima partita Nba della stagione 2020, prima che si sapesse di Goberrt  si erano giocate quattro partite.

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