Trump blocca gli europei, New York spegne Broadway

Il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump si dirige al paese dal Salone Ovale della Casaq Bianca per informare sulle misure prese per far fronte alla crisi del coronavirus.
Il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump in conferenza stampal al Salone Ovale della Casa Bianca. (ANSA( EPA/DOUG MILLS)

WASHINGTON.  – Donald Trump alza il muro e  sospende per 30 giorni tutti i viaggi dall’Europa in America per fermare la diffusione di quello che ha definito “il virus straniero”. Un bando che ipotizza di applicare anche all’interno degli Usa, in particolare per la California e lo Stato di Washington, i due più colpiti dalla pandemia.

L’allarme d’altra parte cresce anche a New York, che ha vietato gli assembramenti di oltre 500 persone e spento le luci di Broadway per un mese. Così come il Metropolitan Museum of Art, uno dei più famosi musei al mondo, ha deciso di chiudere da domani a causa dell’emergenza la sua iconica sede sulla Fifth Avenue di Manhattan.

“Il coronavirus è una crisi globale, non limitata a nessun continente e richiede cooperazione piuttosto che un’azione unilaterale. L’Ue disapprova il fatto che la decisione degli Stati Uniti sia stata presa unilateralmente e senza consultazione”, hanno protestato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “L’Unione europea sta agendo con forza per limitare la diffusione del virus”, hanno aggiunto, rispondendo alle critiche del tycoon, che aveva accusato l’Europa di non aver agito in modo sufficientemente veloce, sostenendo che i cluster americani sono stati “seminati” da viaggiatori europei.

“Ci sarebbe voluto del tempo e dovevo agire rapidamente”, si è difeso il presidente ricevendo alla Casa Bianca un leader europeo, il premier irlandese Leo Varadkar, che non ha fatto una piega. Del resto “l’Ue non consulta gli Usa quando alza i dazi sui prodotti americani”, si è giustificato il tycoon, che poi ha suggerito in modo estemporaneo di rinviare di un anno le Olimpiadi di Tokyo.

Le critiche sono arrivate anche in patria, a partire dalla speaker della Camera Nancy Pelosi, che ha definito “strano” il bando temporaneo per i viaggiatori dall’Europa perché esenta la Gran Bretagna e si è chiesta se ne “vale la pena” dato che gli europei possono entrare comunque negli Usa attraverso il Regno Unito.

Con il suo breve discorso alla nazione, Trump ha alimentato la confusione che sta seminando da settimane con i suoi messaggi contradditori, come dimostra il nuovo tonfo di Wall Street. Innanzitutto annunciando che saranno sospesi tutti i viaggi dall’Europa, mentre le restrizioni riguardano più precisamente gli stranieri che sono stati in uno dei 26 Paesi Schengen negli ultimi 14 giorni, ma non i cittadini di Gran Bretagna, Irlanda e i cittadini americani, i loro familiari più stretti e i residenti permanenti: costoro potranno sbarcare, previ controlli ed eventuali quarantene. Inizialmente Trump aveva incluso anche i cargo commerciali ma poi lui stesso ha twittato che il bando “ferma la gente, non le merci”.

Il presidente ha poi garantito che le assicurazioni avrebbero coperto i ticket per i trattamenti contro il coronavirus ma oggi la loro lobby ha precisato che pagheranno solo quelli per il test. Infine ha assicurato che la capacità di fare test sta aumentando rapidamente, ma è stato gelato nuovamente dal direttore dell’istituto nazionale delle malattie infettive Usa, Anthony Fauci: “Il nostro sistema è un fallimento”. Lo confermano i numeri: finora sono stati fatti solo 11 mila test su una popolazione di quasi 330 milioni di abitanti, contro i 10 mila test al giorno in Corea del Sud.

“Siamo in grande forma rispetto ad altri, finora abbiamo avuto solo 32 morti, le borse rimbalzeranno in modo forte”, ha continuato tuttavia a sdrammatizzare il commander in chief. Trump ha minimizzato anche il contatto sabato scorso a Mar-a-Lago con un dirigente governativo brasiliano che accompagnava Jair Bolsonaro e che è risultato positivo. “Non ha bisogno di fare test”, ha replicato la Casa Bianca, mentre il tycoon ha cancellato tutti i prossimi comizi elettorali. Persino il suo fedele vice Mike Pence, pur difendendo il bando, è sembrato molto meno ottimista: “Ci aspettiamo migliaia di nuovi casi”.

Joe Biden, il frontrunner dem nella corsa alla Casa Bianca, passa intanto all’attacco, criticando i ritardi dell’amministrazione Trump, invocando una risposta nazionale guidata dalla scienza e mettendo in guardia contro ogni tentativo di nascondere “i veri numeri” della pandemia.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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