Emergenza coronavirus: è corsa alle donazioni, da Ferragni a calciatori

Un infermiere con tuta e mascherina escer da una tenda al check point sanitario accanto al Pronto Soccorso degli Spedali civil per il coronavirus, Brescia.
Un infermiere con tuta e mascherina escer da una tenda al check point sanitario accanto al Pronto Soccorso degli Spedali civil per il coronavirus, Brescia. (ANSA)

ROMA. – Una corsa alla solidarietà per sostenere ospedali ed operatori sanitari nel momento difficile che sta vivendo l’Italia a causa dell’emergenza coronavirus. Tre milioni di euro arriveranno alla Protezione Civile dalle ‘restituzioni’ dei portavoce degli M5s dopo il voto, con la stragrande maggioranza di sì, sulla piattaforma Rousseau.

Ma a scendere in campo, ciascuno con i propri mezzi, sono esponenti dello star-system, calciatori, top manager. Lo slancio generoso arriva anche dai giovani. Oltre 3 milioni di euro sono stati già raccolti grazie a 165mila donazioni da 92 Paesi diversi che hanno aderito alle raccolta fondi lanciata da Chiara Ferragni e Fedez e destinata alla creazione di nuovi posti letti all’interno del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Una campagna partita da Instagram, come quella dell’attrice torinese Luciana Littizzetto che ha lanciato la raccolta fondi per aiutare l’Unità di crisi della Regione Piemonte. “Comincio io con ventimila euro”, ha detto l’attrice. La campagna si chiama ‘Riprendiamo fiato’.

Dall’epicentro dell’emergenza, la Lombardia, arriva il gesto dei giocatori del Milan: un giorno di stipendio da devolvere ad Areu, l’agenzia impegnata ad affrontare le necessità della sanità in regione. Il Milan e Fondazione Milan hanno già devoluto 250mila euro alla stessa agenzia e stanno anche per lanciare una raccolta fondi tra i tifosi.

Dal calcio al motociclismo: Valentino Rossi ha versato “un generoso contributo”, come sottolineano i beneficiari, per la raccolta fondi a favore dell’azienda ospedaliera Marche nord. L’ad di Gucci Marco Bizzarri ha donato 100mila euro alla Asl della sua Reggio Emilia.

A raccogliere donazioni per gli operatori sanitari è anche la Chiesa di Roma che, con un videomessaggio del Papa, oggi affida la città, la nazione e il mondo alla protezione della Madonna del Divino Amore. Le ‘sardine’ lanciano una raccolta fondi per l’acquisto di ventilatori da destinare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva; la loro iniziativa si chiama ‘Mare Solidale’.

Una mano tesa sta arrivando anche dai cinesi che per primi hanno sofferto il dilagare dell’epidemia. L’azienda di origine cinesi Haier Ac Italy Trading Spa di Revine Lago (Treviso) ha donate 5 mila mascherine agli operatori sanitari di Vittorio Veneto.

Una raccolta fondi per acquistare ventilatori, monitor, tute e mascherine da donare ai policlinici universitari della Sicilia impegnati nell’emergenza coronavirus è stata messa in campo da un gruppo di ex studenti del liceo classico Convitto nazionale ‘Giovanni Falcone’ di Palermo, che hanno aperto la sottoscrizione nella piattaforma on line ‘GofundMe’.

Molti ospedali della Lombardia, maggiormente sotto pressione in queste ore, hanno lanciato il loro ‘sos’. Al Policlinico di Milano sono arrivate donazioni per 70mila euro in meno di 24 ore.

(di Manuela Tulli/ANSA)

Lascia un commento