Parrucchieri deserti, De Luca li chiude in Campania

Un parruchiere al lavoro in un immagine d'archivio.
Un parruchiere al lavoro in un immagine d'archivio. (ANSA)

ROMA.  – Dalle offerte speciali per i massaggi anti-stress ai balletti con l’Amuchina postati su TikTok. Tanti parrucchieri ed estetisti sono aperti, in questi giorni di emergenza Coronavirus, e cercano di convincere i clienti a vincere la paura del contagio. Ma i saloni restano spesso deserti, con cali degli appuntamenti dell’80%, secondo i dati della Cna Veneto.

Se, infatti, tutte le attività commerciali stanno affrontando diminuzioni dei clienti, queste sono ancora più nette per i servizi a contatto diretto con il pubblico.

Il governo non hanno previsto misure di prevenzione specifiche per questo settore che conta, secondo i dati Unioncamere, oltre 231 mila imprese tra acconciatori e estetisti nel 2018, ma le regioni si sono mosse in ordine sparso.

In Campania, un’ordinanza del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha chiuso barbieri, parrucchieri e centri estetici  fino al 3 aprile.

L’Emilia Romagna ha previsto da domenica precauzioni extra per queste attività, come l’uso di mascherine e guanti monouso, la pulizia delle mani con gel idroalcolico e l’igienizzazione delle superfici. Ora si attendono le misure “rigide” della Regione Lombardia, dopo il “chiudete tutto” proposto dal presidente Attilio Fontana per le attività commerciali non essenziali.

Nel resto d’Italia, sono stati chiusi solo i luoghi di assembramento come i centri benessere con bagni turchi e le palestre. Una scelta contestata da alcuni addetti del settore.

“É tutto surreale: i bar sono aperti fino alle 18 e noi non abbiamo nessuna restrizione. Mi devono spiegare come facciamo a tagliare i capelli alle donne stando ad un metro di distanza”, si domandano  Andrea e Attilio, parrucchieri del centro di Pescara.

“Qui dentro – raccontano – sembra scoppiata la bomba all’idrogeno: non c’è nessuno da stamattina, e non suona nemmeno il telefono”.

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