Effetto coronavirus: probabile proroga stop scuole, maturità di ‘emergenza’

Coronavirus: lezione di matematica all'Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno (To).
Coronavirus: lezione di matematica all'Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno (To). (ANSA)

ROMA. – Il probabile allungamento della chiusura delle scuole nella zona rossa e il prolungamento della sospensione delle lezioni nel resto d’Italia è al centro di mille voci, ipotesi e fake circolanti anche sui social: c’è chi dice si ritornerà in classe solo il 6 aprile, chi ipotizza che verranno ‘agganciate’ le vacanze pasquali e che quindi si rientrerà in aula a metà aprile, chi parla addirittura dei primi di maggio.

Tanti sono gli scenari immaginati, al punto che oggi due ministeri, il Viminale e l’Istruzione, hanno smentito ufficialmente la chiusura delle scuola fino al 5 aprile. Rimane però il fatto che lo stesso governo sta ragionando sul da farsi, dati dei contagi e dei guariti alla mano: oggi la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli ha ricordato che le scuole “adesso sono chiuse fino al 15 marzo ma non escludiamo allungamenti di questa data”.

E al ministero dell’Istruzione ammettono ci saranno riunioni anche sabato e domenica per comprendere quali sono gli scenari più probabili e attrezzarsi per farvi fronte. E’ probabile che salti l’obbligatorietà delle prove Invalsi per i maturandi, partite il 2 marzo proprio dai ragazzi della V superiore e poi sospese con la chiusura delle lezioni, come è quasi certo che le ore di alternanza scuola lavoro che non sono state svolte non dovranno essere fatte.

Gli incontri al Miur servono a mettere a punto cosa fare in caso di stop prolungato: si parla di poche bocciature, di allungamento dell’anno scolastico, di corsi intensivi il pomeriggio. A preoccupare sono soprattutto gli esami di Stato e la terza media.

“Le commissioni terranno conto dell’anno scolastico particolare che i ragazzi stanno affrontando, non ci sarà nessuna penalizzazione. Oggi, del resto, l’apprendimento non verte sulle nozioni ma sulle capacità di collegamento”, rassicura il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.

Intanto le scuole proseguono il lavoro per la didattica a distanza potenziando le classi virtuali laddove già sperimentate, affiancando videoconferenze e attivando piattaforme del Registro elettronico. Per i bambini più piccoli i docenti predispongono tutorial per i compiti, favole lette dalle maestre e diffuse tramite le chat dei genitori, webinar su piattaforma per didattica a distanza.

Il ministero dell’Istruzione – a quanto si apprende – ha predisposto una circolare, che verrà a breve diffusa, che fornisce indicazioni rispetto all’applicazione della didattica a distanza e di come, in generale, le scuole devono muoversi in questo momento particolare.

Intanto nel pomeriggio la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha mandato un messaggio ai docenti via Fb. “Fidatevi dei vostri docenti e di quello che vi chiederanno di fare – ha detto – mettendo il massimo dell’impegno. Io mi fido di voi. Ascoltate i vostri docenti, spronateli a fare sempre meglio e, in questa fase, supportateli. Studiate non come prima, ma più di prima. È un’occasione anche per dimostrare la vostra maturità”.

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