Boom di casi di Coronavirus in Francia e Germania

Un turista indossa la mascherina davanti l'Arco di Trionfo di Parigi.
Un turista indossa la mascherina davanti l'Arco di Trionfo di Parigi. (ANSA)

PARIGI.  – Spettacolare accelerazione dei casi di coronavirus in Francia e Germania, con Berlino che oggi ha ammesso di avere focolai interni al Paese.

All’indomani dell’annuncio di Emmanuel Macron sul rischio epidemia ormai divenuto “inesorabile”, il bollettino dei contagi Oltralpe continua a crescere ora per ora. Nel dipartimento dell’Alto Reno, nell’est del Paese, sono stati annunciati 81 nuovi casi contro i dieci di appena due giorni fa: dato moltiplicato per 8 in 48 ore. Spuntato un nuovo focolaio anche a Méry-sur-Oise, appena una trentina di chilometri a nord di Parigi. L’Oise e l’Alto Reno sono i due “cluster” maggiormente a rischio.

Il premier Edouard Philippe ha annunciato una stretta per questi due specifici dipartimenti con la chiusura per 15 giorni, a partire da lunedì, di asili nido, scuole, licei e collegi. Decretato anche il divieto di assembramento, tranne quelli che riguardino “la vita sociale e democratica”.  Riferimento alle elezioni comunali dei prossimi 15 e 22 marzo, di cui per ora è confermata la tenuta.

Su scala nazionale, il bilancio in Francia è passato oggi a 613 casi di contagio, 190 in più rispetto a ieri, e 9 morti, come detto dal direttore generale della Salute Jerome Salomon. L’impressione è che malgrado il diverso approccio nell’affrontare l’emergenza – a cominciare dal numero di test fatti – Oltralpe si stia ripetendo qualcosa di simile allo scenario italiano, con 10-15 giorni di ritardo. E forse non è un caso se questo pomeriggio, da Bruxelles, il commissario Janez Lenarcic, si sia appellato agli altri Paesi affinché si riferiscano all’esempio italiano.

“La situazione – ha dichiarato – varia a livello geografico e le misure devono essere proporzionate alla luce della situazione specifica a cui si riferiscono”. Ma altri Paesi “dovrebbero guardare all’esperienza italiana e prepararsi: perché presto in Europa potrebbero esserci situazioni simili”.

Aprendo il suo intervento durante la riunione straordinaria sul coronavirus a Bruxelles, il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha evidenziato da parte sua che oggi anche in Germania c’è “un’epidemia che nasce dall’interno quindi la situazione è simile a quella italiana e francese”. “Il virus – ha avvertito – è arrivato in Europa, dobbiamo adattare le misure, rallentarlo e contenerlo”. Ha quindi insistito sul fondamentale “coordinamento” tra gli Stati membri dell’Europa citando, tra i campi di azione congiunta, la ricerca sui farmaci antivirali per il trattamento della malattia e sui vaccini per la prevenzione.

In Germania i casi accertati sono saliti quasi a 700, mentre  in Francia si temono altre 800 infezioni tra i 2.000 fedeli che hanno partecipato ad un recente raduno evangelico a Mulhouse. E il virus ha superato la soglia dell’Assemblea Nazionale, la camera bassa di Parigi, con il primo deputato contagiato. Si tratta di Jean-Luc Reitzer (Les Républicains), 69 anni, attualmente in rianimazione.

Nell’Assemblée Nationale, oltre a Reitzer, si segnala inoltre un caso “sospetto”, un dipendente che presta servizio alla buvette, ma la sua situazione sanitaria deve essere ancora confermata.

(di Paolo Levi/ANSA)

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