Coppa Davis: spalti vuoti ma Italia sorride, 2-0 a Corea

Il campo di terra battuta del Tennis Club Cagliari vuoto.
Il campo di terra battuta del Tennis Club Cagliari vuoto. (ANSA)

ROMA.-  In un clima surreale, senza il pubblico sugli spalti e solo con il team azzurro a fare il tifo in tribuna, l’Italia chiude in vantaggio per 2-0 la prima giornata della sfida con la Corea del Sud, valida per le qualificazioni alla fase finale di Coppa Davis, in novembre a Madrid.

Sul centrale in terra rossa del TC Cagliari, rigorosamente a porte chiuse per l’emergenza coronavirus, Fabio Fognini (n.11 Atp) si è sbarazzato di Duckee Lee (n.252) in 65 minuti vincendo per 6-0, 6-3. Tutto facile per il numero uno azzurro, che ha chiuso il primo set senza concedere neanche un game all’avversario in 26 minuti. Più equilibrato il secondo set, con Lee che è riuscito a tenere il turno di servizio per i primi tre game, per poi arrendersi.

Nel secondo match, iniziato in ritardo a causa di un improvviso acquazzone, Gianluca Mager, all’esordio in Coppa Davis, ha avuto la meglio sul numero uno coreano Ji Sung Nam (238 Atp) per 6-3, 7-5 in un’ora e 34 minuti. Il tennista ligure (sanremese come Fognini) numero 79 al mondo, reduce da un ottimo torneo a Rio, a metà del secondo set ha accusato un problema muscolare alla coscia destra che non gli impedito però di recuperare dal 2-4 al 5-4, nel momento più delicato del match, per poi conquistare il punto strappando il servizio a Nam al quarto match point.

Due a zero e capitano soddisfatto. “Contento della prova di Fognini – ha commentato Corrado Barazzutti – perché era fermo da un po’ e l’ho visto molto bene”. Promosso anche Mager: “Qualche difficoltà, ma gli esordi non sono mai facili. Ha vinto la sua prima partita di Davis è questo è l’importante: un risultato soddisfacente, è stato molto bravo”.

Sull’incontro a porte chiuse, Fognini ha osservato: “In questo periodo è giusto così, triste ma giusto. Prima la salute e poi il divertimento”. La sfida? “Una gara un po’ strana, mi serviva giocare punti: era quello che mi ero prefissato per cercare di recuperare dall’infortunio al polpaccio. Comunque tutto bene. L’importante era portare il punto a casa”.

Per Mager esordio vincente. “Ero molto teso – ha ammesso – d’altra parte sta succedendo tutto molto in fretta: da Rio alla Davis sino all’esordio. Un match non semplice, non ho giocato la mia migliore partita, ma ho lottato. L’infortunio? Non so ancora cosa mi sono fatto, ma penso che non sia niente di grave”.

Domani, alle 11, il doppio. L’Italia punta a chiudere súbito la pratica. Nel tabellone compaiono i nomi di Sonego e Travaglia, ma Barazzutti precisa: “Sono in ballo tutti e cinque, ho a disposizione la coppia Fognini-Bolelli che è una delle più forti del mondo anche se bisogna considerare che poi Fognini giocherebbe il quarto match. Devo fare delle valutazioni”.

(di Andrea Frigo/ANSA)

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