La Serie A in ritiro con il termometro

I giocatori della Juventus fanno festa nello spogliatoio dopo aver conquistato lo scudetto 2019.
I giocatori della Juventus fanno festa nello spogliatoio dopo aver conquistato lo scudetto 2019. (Juventus.com)

MILANO. –  Il calcio riparte a porte chiuse nell’emergenza coronavirus e dovrà adeguarsi ad alcune prescrizioni. Ad esempio, i medici delle società dovranno prestare particolare attenzione ad anamnesi, esame obiettivo e rilevazione della temperatura durante allenamenti e ritiri pre-gara a tutto il personale addetto alla squadra, dai giocatori agli allenatori, aggiornando costantemente la loro scheda sanitaria.

C’è anche questa fra le “semplici ma fondamentali norme igienico-sanitarie” nel nuovo vademécum stilato dalla Federazione medico sportiva italiana che, di fronte all’evoluzione dell’emergenza Covid-19, è stato arricchito rispetto a quello di una decina di giorni fa.

In mattinata una conference call fra Maurizio Casasco, presidente della Fmsi e consigliere di Lega, e i medici delle varie squadre di Serie A, è servita a fare il punto sulle norme igienico-sanitarie da rispettate, una decina in più rispetto al vademecum del 25 febbraio. Ai medici si raccomanda di monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra.

Dovranno verificare preventivamente le condizioni igieniche di tutti gli spogliatoi (anche quelli di arbitri e raccattapalle), favorendo all’interno la presenza sempre dello stesso personale autorizzato. In generale va limitato il numero di accessi al campo agli addetti strettamente necessari allo svolgimento della gara.

Per i controlli antidoping si raccomandano salviette monouso per coprire il tavolo e soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani, da utilizzare solo dopo il controllo.

Queste norme igienico-sanitarie si aggiungono a quelle già indicate dalla Fmsi a inizio emergenza, che in gran parte ormai accompagnano la vita non solo degli sportivi: ad esempio non condividere bottigliette, borracce, bicchieri, asciugamani e accappatoi; evitare di consumare cibo negli spogliatoi; riporre oggetti e indumenti personali nelle proprie borse; buttare subito fazzolettini di carta, cerotti e bende; lavarsi accuratamente le mani il più spesso possibile, evitando di toccare il rubinetto; favorire l’uso di dispenser automatici con soluzioni detergenti disinfettanti; non toccarsi occhi, naso o bocca con le mani non lavate; coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto o il braccio qualora si tossisca o starnutisca.

Anche arieggiare tutti i locali il più spesso possibile; disinfettare periodicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavimenti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici. E gli atleti con sintomi evidenti di infezione respiratoria e/o febbre devono immediatamente abbandonare il resto della squadra e possibilmente isolarsi, avvisando il medico che contatterà i numeri predisposti per l’emergenza.

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