Demenze, in Europa casi destinati al raddoppio entro il 2050

Schizzo di una persona e ramificazioni della demenza fina al cervello.
Ogni anno nel mondo ci sono 10 milioni di nuove diagnosi di demenza © Ansa

ROMA. – I casi di demenza in Europa sono destinati quasi a raddoppiare entro il 2050, raggiungendo oltre 14 milioni di casi nell’Unione Europea e quasi 19 milioni in tutto il continente europeo. E’ la previsione che emerge dal rapporto di ‘Alzheimer Europa’, presentato  ad alcuni esponenti del Parlamento europeo.

Si tratta dei dati frutto di un’analisi collaborativa che ha previsto la revisione di 16 recentissimi studi sulla prevalenza delle demenze in Europa. È emerso che il numero di persone che convivono con una demenza nell’Unione a 27 è pari a 7.853.705, e 9.780.678 in tutta la regione europea.

Rispetto alle precedenti stime relative al 2008 (8.785.645 per la EU27 e 10.935.444 per l’intera Europa), si osserva dunque una significativa riduzione dei casi. Ciò nondimeno, complice l’inesorabile invecchiamento della popolazione europea, i casi sono destinati quasi al raddoppio entro 30 anni, ribadiscono gli esperti.

“E’ promettente vedere che il miglioramento degli stili di vita, dell’istruzione e la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolari favoriscano la diminuzione dell’incidenza della demenza – sostiene il direttore di Alzheimer Europa Jean Georges. Tuttavia il nostro rapporto mostra che il numero complessivo di casi è destinato a crescere, cosa che aggiungerà ulteriore pressione su sistemi sanitari, famiglie e caregiver a meno di non migliorare i modi di trattare e prevenire le demenze”.

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