Ministro Patuanelli al lavoro sul piano industriale del governo

Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, durante la riunione della VII Cabina di regia per l'Italia internazionale, Ministero degli Esteri,
Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, durante la riunione della VII Cabina di regia per l'Italia internazionale, Ministero degli Esteri, Roma, 20 dicembre 2019. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, studia “un piano industriale organico che vada oltre il 4.0” e ha raccolto al ministero i capogruppo di tutte le forze che sostengono il governo per scrivere insieme l’agenda. Fuori dal palazzo, intanto, un centinaio di lavoratori protestavano chiedendo lavoro e cantando “Fratelli d’Italia”.

Sono dipendenti della ex Embraco di Riva di Chieri (Torino), al centro di uno dei centocinquanta tavoli di crisi aperti al Mise, riunito nelle stesse ore. Il loro stabilimento, che produceva compressori per frigoriferi per Whirlpool, è stato acquistato da Ventures a metà 2018, ma la reindustrilizzazione non è mai partita. Ora il governo sta cercando nuovi investitori e gli oltre 400 lavoratori sono da dicembre senza stipendio.

Al tavolo, che si riunirà di nuovo entro 15 giorni, è emerso che Whirlpool sarebbe disponibile a farsi carico dei pagamenti, ma a fronte di un nuovo accordo con Ventures, e Invitalia sta incaricando un advisor internazionale per la ricerca di possibili acquirenti.

“La situazione resta drammatica”, ha osservato Vito Benevento, della segreteria Uilm Torino, mentre Ugo Bolognesi della Fiom ha aggiunto che “tra lavoratori c’è grande delusione per il mancato sblocco degli stipendi”.

Alla delusione dei lavoratori si è accompagnata quella dell’ex ministro, Carlo Calenda, che era in carica quando è stato firmato l’accordo. Calenda ha partecipato alla colletta per pagare il pullman che ha consentito agli operai piemontesi di portare la loro protesta a Roma e ha incontrato l’attuale ministro.

“Persona seria, molto preparata sui dossier, molto appassionata del lavoro. Felice che il Mise sia finalmente in buone mani”, ha scritto su Twitter Calenda, che ha lasciato il Pd alla nascita del governo con il movimento Cinque stelle, ma ha incontrato Patuanelli per fare il punto sulle crisi aziendali di cui si era occupato.

“Ho detto sin dall’inizio del mio mandato che avrei lavorato mettendo sempre al primo posto il dialogo e il confronto, ed è quello che sto facendo”, ha scritto invece Patuanelli, nel post su Facebook dove ha illustrato gli obiettivi fondamentali per un piano industriale “che coinvolga ogni componente dell’eccellenza imprenditoriale italiana e che investa sulle tecnologie di frontiera”.

Il ministro ha citato la trasformazione del settore dell’automotive e le risposte alla filiera dell’edilizia, ma anche la necessità di definire il ruolo dello Stato nel processo di transizione, semplificare gli incentivi e ottenere in Europa lo scorporo degli investimenti Green dal calcolo del deficit pubblico, una nuova disciplina degli aiuti di stato e un riequilibrio della fiscalità.

“Ancora oggi – ha dichiarato il ministro – esistono paradisi fiscali a norma di legge con cui ci si fa concorrenza sleale tra Stati membri. Chi ne fa le spese è la nostra impresa, specialmente la media e piccola di cui l’Italia è ricca, che spesso si ritrova schiacciata dal peso di multinazionali con fiscalità agevolata”.

Lascia un commento