Governatori della Lega: “Isolare alunni che rientrino dalla Cina”. E’ scontro

Alunni che rientrano dalla Cina con la mascherina sul viso.
Alunni che rientrano dalla Cina con la mascherina sul viso. EPA/DIVYAKANT SOLANKI

ROMA. – Mettere in isolamento i bambini e i ragazzi che rientrino dalla Cina. Lo chiedono al ministro della Sanità quattro governatori leghisti, il presidente del Veneto Luca Zaia, il lombardo Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia e Maurizio Fugatti, presidente delle provincia di Trento Maurizio Fugatti (non firma il presidente del Trentino-Alto Adige, Arno Kompatscher). Dicono di non voler “ghettizzare” nessuno studente ma “dare risposta all’ansia di tanti genitori”.

Le misure adottate, inclusa una circolare alle scuole, “tutelano la salute dei bambini e della popolazione”, replica l’Istituto superiore di sanità. Ed è alla voce degli esperti che scelgono di affidarsi il premier Giuseppe Conte, che annuncia una riflessione su “aiuti alle imprese” danneggiate dall’emergenza, e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Il ministro della Scuola Lucia Azzolina prova a tranquillizzare: “La propaganda non fa bene, non ci sono motivi per escludere gli alunni dalla scuola”. Nelle scuole finora la psicosi non sembra essersi alzata a livello di guardia. Ma la tensione sale, come denuncia un episodio di violenza a Frosinone, dove parte una sassaiola contro gli studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti, dopo il caso di una studentessa malata ma risultata negativa al Coronavirus.

“Se la disinformazione porta a gesti pericolosi come questo, dobbiamo impegnarci tutti e di più per raccontare la verità e le notizie corrette”, dice Nicola Zingaretti. E la maggioranza accusa la Lega di “fomentare panico” e fare “speculazione politica”.

L’affondo dei governatori leghisti arriva nel giorno in cui il governo avrebbe voluto mostrare uno spirito di “unità nazionale” nella gestione dell’emergenza. Conte va in visita all’ospedale Spallanzani, per incontrare le ricercatrici del laboratorio che ha isolato il virus: “Siamo consapevoli della necessità di investire nella ricerca non solo nell’emergenza”, assicura.

Dal governo ricordano di avere inserito una norma nel decreto Milleproroghe che facilita la stabilizzazione dei precari Irccs, oltre che per l’assunzione di ricercatori. Speranza si collega in teleconferenza con i ministri della Salute dei Paesi del G7, illustra le misure che l’Italia ha preso e sottolinea la “necessità di un impegno comune a sostenere il governo cinese e l’esigenza di collaborare e condividere tutte le informazioni scientifiche”.

In serata Conte e Speranza riuniscono, con il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli attorno al tavolo di Palazzo Chigi, i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, per un aggiornamento sulle iniziative del governo. Per l’opposizione ci sono sia la Lega, rappresentata da due parlamentari, che Fi e Fdi, guidate dai capigruppo.

Esprimono allarme per i rischi di contagio e per le ripercussioni sull’economia. Ma ad alzare i toni ci pensano, poco prima dell’inizio del tavolo, i governatori leghisti del Nord, che sollevano il problema delle scuole: gli studenti, cinesi e non, che tornano dalla Cina – chiedono – devono essere messi in quarantena, “nell’ottica – spiega Fontana – della massima precauzione e a tutela di bambini dei nidi e delle materne”.

“L’Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie ed articolate”, ribatte l’Istituto superiore di sanità. “Tutte le persone che rientrano dalla Cina se manifestano sintomi delle alte vie respiratorie o se sono state in contatto con portatore di coronavirus negli ultimi 14 giorni sono soggette a controllo sanitario così come i loro contatti”, spiega l’Iss. Lo dispone anche una circolare del ministero della Salute alla quale il presidente dell’Associazione nazionale presidi ritiene sia giusto “attenersi”.

“Tranquillità assoluta”, dice Azzolina. Ma l’iniziativa dei governatori leghisti infiamma lo scontro. Iv parla di “speculazione”. Chiara Gribaudo per il Pd condanna un altro “atto di razzismo” a Torino, con una cinese costretta a scendere da un autobus.

Il centrodestra al tavolo di Palazzo Chigi pone l’accento sui danni economici che all’Italia possono derivare dallo stop ai voli con la Cina e più in generale dai contraccolpi che l’emergenza Coronavirus può generare sui mercati. Conte annuncia una task force ministeriale e annuncia “che si ragionerà su aiuti alle imprese”.

(di Serenella Mattera/ANSA)

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