Coronavirus: il Vaticano invia 700mila mascherine alla Cina

In giro per strada con le mascherine sul viso.
In giro per strada con le mascherine sul viso. EPA/FRANCK ROBICHON

CITTA’ DEL VATICANO. – La Santa Sede tende le mani alla Cina anche per quanto riguarda la lotta al Coronavirus. Il Vaticano ha infatti inviato in Cina dalle 600 alle 700 mila mascherine per aiutare a circoscrivere l’espandersi dell’epidemia.

Un ulteriore passo nel “disgelo” tra i due Paesi, che non intrattengono più relazioni diplomatiche da circa 70 anni e hanno ancora in via di sperimentazione uno storico seppur controverso accordo sulla nomina dei vescovi.

“Dal Vaticano sono state spedite in Cina alcune centinaia di migliaia di mascherine per aiutare a limitare la diffusione del contagio da Coronavirus”, ha confermato la Sala stampa vaticana, con una nota riportata da Vatican news, la notizia anticipata dal Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, organo del Partito Comunista.

Le mascherine, aggiunge il comunicato, “sono state destinate alle province di Hubei, Zhejiang e Fujian. Si tratta di un’iniziativa congiunta dell’Elemosineria Apostolica e del Centro Missionario della Chiesa Cinese in Italia, con la collaborazione della Farmacia Vaticana”.

Il Global Times ha dato particolare evidenza, anche con ricchezza di foto, all’iniziativa che ha avuto il sostegno dell’elemosiniere pontificio card. Konrad Krajewski, della Farmacia Vaticana e delle comunità cristiane cinesi in Italia, definendola “espressione della preoccupazione della Santa Sede per l’epidemia”.

Le operazioni sono state coordinate dal vice rettore del Pontificio Collegio Urbaniano, mons. Vincenzo Han Duo. E’ stato proprio Han, poi responsabile della donazione delle mascherine e della consegna, a descrivere la situazione in Cina a Krajewski, che ha subito espresso il suo desiderio di aiutare il Paese a combattere il virus.

A pagare per le mascherine raccolte da tutta la Penisola dalla Farmacia Vaticana a partire dal 27 gennaio (100.000 solo nel primo giorno) hanno provveduto la Santa Sede e i gruppi cristiani cinesi in Italia. Le confezioni recanti lo stemma ufficiale di papa Francesco sono state quindi trasportate a Fiumicino, da dove compagnie aeree tra cui la China Southern Airlines hanno fornito la spedizione gratuita.

Dopo l’arrivo in Cina, le mascherine sono state inviate nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia da coronavirus, situata nella Cina centrale, e nelle province della Cina orientale dello Zhejiang e del Fujian.

“Spero che le scorte possano raggiungere il più presto possibile i luoghi dove sono necessarie, in modo che le persone che soffrono della malattia possano sentire la preoccupazione della Santa Sede. Il mondo intero è unito per combattere il virus”, ha commentato mons. Han, vescovo originario proprio del Fujian.

Eloquente la chiosa del Global Times: “Con il miglioramento delle relazioni Cina-Vaticano, le due parti sono state impegnate in attività per aiutarsi a conoscersi e capirsi, e trovare un terreno più comune per le loro missioni condivise, come combattere il traffico di organi e promuovere la protezione ecologica”.

Anche la “diplomazia delle mascherine”, ora, potrebbe sortire quindi un ulteriore avvicinamento.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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