Curve del San Paolo a 70 euro per Napoli-Barcellona, proteste dei tifosi

Lo striscione apparso in curva B, "Non c'è cosa più bella che sostenere i colori della propria terra", che critica i napoletani che tifano per la Juventus
Lo striscione apparso in curva B, "Non c'è cosa più bella che sostenere i colori della propria terra", che critica i napoletani che tifano per la Juventus, 2 aprile 2017. ANSA / CESARE ABBATE

NAPOLI. – E’ scattata subito la protesta sui social dei tifosi del Napoli per i prezzi dei biglietti della sfida degli ottavi di finale di Champions League contro il Barcellona. Sotto accusa i prezzi delle curve, a 70 euro, considerati troppo alti, con i tifosi che affermano che, vista anche l’annata, si aspettavano curve a 50 euro e distinti a 100 come negli ottavi contro il Real Madrid di tre anni fa.

Il biglietto di curva a 70 euro per il Barcellona è il prezzo più caro di sempre, ma fonti qualificate del Napoli ricordano che lo stesso prezzo venne imposto tre anni fa nella seconda fase della vendita dei tagliandi contro il Real Madrid e che il club ha praticato una politica di prezzi contenuti e sconti per tutta questa stagione.

Ma i tifosi sono in subbuglio e qualcuno posta su Twitter anche uno striscione degli ultras di qualche tempo fa che all’esterno del San Paolo esposero l’enorme scritta “Vogliamo il settore popolare”. “La Curva a 70 euro – scrive Fabrizio su Twitter – per #NapoliBarcellona mi sembra eccessivo. Capisco il blasone del match e che vanno considerati anche parametri UEFA, ma continuo a reputarlo un prezzo esagerato e poco accessibile per un sold out. P.s. sono questi piccoli dettagli, che rendono poco simpatici”.

Per chi ha una famiglia di tifosi, poi diventa davvero difficile: “Io pago 4 biglietti – scrive un altro tifoso – perché porterei figli e moglie e vengo da Salerno: spenderei 130 euro per 4 poi vai a mangiare una pizza. Ok metto da parte i soldi per le vacanze la guardo in tv a 9.90 al mese su un 55 pollici”.

Anche gli abbonati, che hanno il diritto di prelazione sul posto, si aspettavano un trattamento diverso: “La scelta – scrive Luigi – di non dare uno sconto, anche minimo, agli abbonati è incomprensibile da parte di una squadra che sta facendo una stagione brutta, sotto i suoi livelli”.

Ma c’è anche chi difende il club: “calma, sono prezzi importanti ma non si va a vedere una squadretta qualunque”, scrive un tifoso che non vuole perdersi l’occasione di vedere giocare Messi, mentre altri ricordano che a San Siro per Inter-Barcellona quest’anno le curve costavano 80 euro.

E poi c’è chi, con ironia, si sacrificherà a pagare, ma solo stavolta: “70 euro in curva li spendo, tanto di solito scavalco e non pago mai”, scrive Potito.

Il club ribadisce però il concetto che “se un tifoso è fedele non verrà solo per vedere il Barcellona e quindi deve valutare la politica dei prezzi nel suo insieme”. Fonti del Napoli ricordano infatti la promozione della curva a 2 euro per il quarto di finale con la Lazio per gli abbonati o chi aveva acquistato il biglietto con la Juventus, anticipando che una promozione simile verrà lanciata anche per la semifinale di Coppa Italia, probabilmente contro l’Inter.

Se compri quarti e semifinali di Coppa a 2 euro e paghi 70 euro per il Barcellona alla fine pagherai 24 euro a gara per tre partite top, è il ragionamento Napoli, che ricorda anche la mini campagna abbonamenti lanciata per il girone di ritorno con 220 tessere sottoscritte e che nel match con la Juve c’erano 39.000 tifosi.

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