Conte a Sofia accelera sul gas: “Diversificare le fonti energetiche”

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, visita con il Primo Ministro della Repubblica di Bulgaria, Boyko Borissov, la Mostra “140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Bulgaria”.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, visita con il Primo Ministro della Repubblica di Bulgaria, Boyko Borissov, la Mostra “140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Bulgaria”. (Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio)

SOFIA. – Un alleato prezioso per l’Italia, in chiave europea e, soprattutto, in chiave energetica. E’ con questo messaggio che il premier Giuseppe Conte riparte da Sofia dopo un lungo bilaterale con il primo ministro bulgaro Boyko Borissov.

L’occasione sono i 140 anni dei rapporti diplomatici tra Italia e Bulgaria ma i due capi di governo parlano soprattutto di presente e di prossimo futuro. Un futuro in cui l’ambizione è accrescere l’autonomia energetica europea rispetto ai Paesi extra-Ue, Russia inclusa.

E’ un bilaterale in tre tappe quello che si sviluppa a Sofia. Conte e Borissov hanno prima un faccia a faccia, poi l’incontro viene allargato alle delegazioni. Infine il primo ministro bulgaro offre all’ospite un pranzo sul monte Vitosha, in mezzo alla campagna innevata che circonda una gelida Sofia.

Atmosfera frizzante, invece, al palazzo del governo dove Conte e Borissov mettono subito in chiaro la collaborazione tra i due Paesi per la costruzione dei gasdotti che attraverseranno la Bulgaria nel giro di pochi mesi: il Turkstream, che collegherà la Russia alla Turchia e all’Europa Orientale e il concorrente interconnettore di Alexandropoli, che prenderà gas dal Tap e, in teoria, dall’Eastmed. “Al fine di una reale autonomia energetica dell’Ue la diversificazione delle fonti è uno strumento necessario”, sottolinea Conte.

Del resto i rapporti economici tra i due Paesi sono strettissimi. E le imprese italiane contribuiranno alla costruzione dei gasdotti e anche al settore difesa. “L’Italia è in prima linea per la modernizzazione della Bulgaria”, sottolinea Conte rimarcando il ruolo di Sofia nel pressing sull’Ue per l’ingresso di Albania e Macedonia del Nord. E, non a caso, Conte saluta l’amicizia italo-bulgara spiegando come “entrambi i popoli si sentono nella famiglia europea e atlantica”.

La cooperazione tra Roma e Sofia aumenterà di certo su un caso che, nella politica bulgara, ha portato il caos: l’inchiesta sull’arrivo illecito di rifiuti dall’Italia. Sul dossier c’è un’inchiesta italiana e una bulgara e a Sofia il caso – legato alle misure per la razionalizzazione dell’acqua nella città di Pernik – ha portato alle dimissioni del ministro dell’Ambiente.

“Conte ci darà una mano”, spiega Borissov laddove il premier italiano sottolinea la collaborazione tra i ministeri competenti e le autorità giudiziarie per lotta al traffico illecito di rifiuti. “Non possiamo permetterlo, libera circolazione delle merci non vuol dire libera circolazione dell’illegalità”, rimarca Conte.

(dell’inviato Michele Esposito/ANSA)

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