Grecia elegge Sakellaropoulou, la prima presidente donna

Ekaterini Sakellaropoulou, pronuncia un discorso durante una sessione plenaria de la Corte Suprema ad Atene.
Ekaterini Sakellaropoulou, pronuncia un discorso durante una sessione plenaria de la Corte Suprema ad Atene. (ANSA-EPA/PANTELIS SAITAS)

ROMA.  – La Grecia ha per la prima volta una donna presidente della Repubblica. Ekaterini Sakellaropoulou, un alto magistrato il cui nome era stato presentato dal premier conservatore Kyriakos Mitsotakis, è stata eletta dal Parlamento con una maggioranza schiacciante alla prima votazione.

Per Sakellaropoulou, 63 anni, attuale presidente del Consiglio di Stato e non iscritta ad alcun partito, si sono schierati 261 deputati sui 294 presenti. Il maggiore partito d’opposizione, Syriza, guidato dall’ex premier Alexis Tsipras, ha votato dunque insieme alla maggioranza conservatrice di Nea Dimokratia, e così i socialisti di Kinal. Il giuramento della nuova presidente della ‘Elliniki Dimokratia’ avverrà il 13 marzo, ha comunicato il presidente del parlamento, Costas Tassoulas. Prenderà il posto di Prokopis Pavlopoulos, in carica dal febbraio 2015.

Sakellaropoulou, figlia di un presidente della corte suprema, che ha studiato anche alla Sorbona di Parigi, è stata anche la prima donna a presiedere il Consiglio di Stato, il massimo tribunale amministrativo greco.

“Cercherò sempre il massimo consenso dal sistema politico con il solo fine di garantire il funzionamento senza ostacoli della democrazia”, ha detto Sakellaropoulou incontrando Tassoulas alla sede del Consiglio di Stato per ricevere la notizia formale della sua elezione.

La futura presidente – riferiscono i media ellenici – ha anche sottolineato che proteggere l’integrità territoriale della Grecia e i suoi diritti è fondamentale per tutelare lo status del Paese in quanto perno per la stabilità dell’intera regione: un chiaro messaggio alla Turchia, che per Atene attenta con i suoi continui sconfinamenti aerei alla sovranità greca sulle isole dell’Egeo orientale, e che stringendo un accordo con il governo libico di Fayez Al-Sarraj sullo sfruttamento delle risorse energetiche minaccia le acque territoriali greche. Sakellaropoulou, nel corso del colloquio, ha anche enfatizzato la necessità di rafforzare il sistema educativo nazionale e quello sanitario (messo a dura prova dalla lunga crisi económica da cui il Paese sta finalmente uscendo), anche usando le nuove tecnologie.

L’elezione di Sakellaropoulou con il massiccio supporto delle opposizioni rappresenta un successo politico per Mitsotakis, che commentando con i giornalisti il voto ha detto che esso segna “il passaggio del Paese ad una nuova era” e “simboleggia l’unità della nazione greca”. Per il premier, il voto mostra che “i greci possono trovare un accordo sui grandi temi… sono fiducioso che in futuro si possa cooperare con successo”. Per il portavoce di Syriza, Dimitris Tzanakopoulos, Sakellaropoulou “è una figura speciale, che rappresenta la democrazia e l’espansione dei diritti individuali, cose per cui si batte Syriza.”

La storica ascesa di una donna ai vertici dello Stato dovrebbe anche far dimenticare le critiche rivolte da più parti allo stesso Mitsotakis per aver incluso pochissime donne (5 su 51 cariche di governo, tra ministri, vice e sottosegretari) nel suo esecutivo, nato dalla vittoria elettorale del luglio 2019.

(di Patrizio Nissirio/ANSAmed)

 

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