Mariangela Stagnitti, la voce degli italiani in Queensland

BRISBANE – In una Brisbane accarezzata dal caldo sole australe di gennaio, incontriamo Mariangela Stagnitti, presidente del Com.It.Es per il Queensland ed i Nuovi Territori, nonché fondatrice dell’Italian Women’s Network Australia. Da oltre tre decenni lavora con successo nel settore bancario tanto da piazzarsi, in più di un’occasione, tra le finaliste del prestigioso Women in Finance Award.

Capelli biondissimi, occhi di un azzurro intenso che ricorda quel Mediterraneo il cui sangue le scorre nelle vene, Mariangela è nata qui, nella “capitale del Sole”, ma è figlia di siciliani provenienti da Castiglione, in provincia di Catania, e appartenenti alla prima generazione di italiani giunta in Australia in nave, attraccando nel luogo che sarebbe poi diventato il loro quartier generale nel cuore del Queensland: New Farm.

In questo micro-universo, una vera e propria Little Italy lungo le rive del fiume Brisbane, l’omonimo corso d’acqua che attraversa la città per intero, Mariangela ha trascorso la sua infanzia.

– Fino all’età di quattro anni – confessa – parlavo solo italiano. Anzi, sarebbe più corretto dire che parlavo siciliano! Poi ho iniziato ad andare a scuola e lì ho appreso l’inglese ma il mio mondo, fino ad allora, era popolato quasi esclusivamente da italiani e, in particolare, da castiglionesi.

La Comunità al centro dell’attenzione

Gente coriacea, che si è costruita una vita dal nulla e dalla quale questa donna minuta e dal temperamento deciso ha ereditato la sua indole vivace e una grande determinazione. Il tutto, accompagnato da un cuore altruista e generoso. Fin da adolescente, infatti, Mariangela sostiene la comunità italiana attraverso una miriade di iniziative.

Ha cominciato all’età di 12 anni, aiutando nella festa religiosa di San Giuseppe e unendosi, successivamente, al comitato organizzativo. A vent’anni è divenuta la coordinatrice del gruppo giovani. In seguito è approdata in radio, per condurre un programma in lingua italiana trasmesso dalla stazione etnica 4EB. A partire da lì, il suo coinvolgimento nella vita della comunità è divenuto totale.

– Nel 2000 – spiega – il Console di allora mi chiese se volevo entrare a far parte del direttivo del Com.It.Es.: in quegli anni il comitato non veniva ancora eletto dai cittadini ma era scelto direttamente dalle istituzioni.  La cosa mi colse di sorpresa, perché fino a quel momento non avevo mai sentito parlare di questo organismo, ma decisi comunque di accettare l’incarico. Il resto è storia (sorride, n.d.r.): nel 2004 vi furono le prime elezioni in lista; nel 2009 fui eletta Presidente, incarico poi riconfermato nel 2015, ed oggi sono al mio secondo mandato. Amo moltissimo il mio lavoro all’interno del Com.It.Es. – aggiunge – perché ho il privilegio di dialogare con tutte le comunità italiane presenti nell’area di mia competenza e di poter essere la loro voce presso le istituzioni: sia in Australia, attraverso una proficua e costante collaborazione con il Consolato d’Italia a Brisbane, con l’Ambasciata a Canberra e con tutte le altre istituzioni presenti, sia in Italia, attraverso frequenti contatti con la Farnesina.

L’impegno di Mariangela per la comunità, procede di pari passo con la sua attività professionale:

– Da 34 anni – afferma – lavoro nel settore bancario. Fino al 2016 ho fatto parte della Commonwealth Bank come responsabile dei “nuovi arrivi”: mi occupavo, cioè, di sviluppare e consolidare le relazioni tra vari uffici della banca, in particolare nel Regno Unito, in Canada, ad Hong Kong e a New York, e clienti di origine italiana che volevano investire o migrare in Australia. In seguito, a partire dallo scorso aprile, sono approdata alla Bendigo and Adelaide Bank come Mobile Relationship Manager. La Bendigo possiede i diritti del Monte dei Paschi di Siena in Australia ed ha, pertanto, l’opportunità di offrire una serie di vantaggiose convenzioni agli italiani residenti qui. Inoltre – prosegue – faccio parte di una rete di organizzazioni no profit. Ad esempio, in collaborazione con un avvocato ed un commercialista, entrambi italiani, fornisco sostegno ai connazionali in arrivo, in particolare ai giovani, attraverso seminari, workshop ed una serie di raccomandazioni pratiche che, qualche anno fa, abbiamo deciso di raccogliere nella guida “Prima Fermata Queensland”, oggi giunta alla quarta edizione. Infine, e questo è per me un grande onore e motivo di immenso orgoglio, rappresento la Sicilia nel mondo e collaboro con la Regione Sicilia per tutte le informazioni di carattere commerciale e logistico di cui possono necessitare. Nel 2011 sono stata anche premiata come “Siciliana Eccellente” da Sicilia Mondo e, ricevere questo riconoscimento, è stato davvero gratificante! 

L’impegno più grande

L’esperienza multiculturale di Mariangela, unita alle sue abilità nel settore bancario, si è rivelata preziosa soprattutto per gli imprenditori che desiderano avviare un’attività commerciale in Australia e Nuova Zelanda:

– Il mio ruolo nel settore bancario è quello di Business Development Manager e Lender. Coadiuvata da un team di esperti fornisco assistenza a clienti stranieri, in particolare italiani, per aprire il proprio business in questi due Paesi.  Li consiglio su come muoversi, li presento alle istituzioni (Consolato, Camera di Commercio, ecc.), organizzo incontri con la Banca e li assisto in ogni fase del lancio della loro impresa. Malgrado le restrizioni sempre più rigide del governo australiano spesso, prima di arrivare qui, i miei clienti hanno già un conto in banca ed una carta di credito pre-approvata. Li aiuto, se occorre, anche nell’ottenere mutui per l’acquisto di proprietà immobiliari, sia residenziali che commerciali. Nel 2018, durante l’Italy Expo organizzato ad Auckland, ho offerto dei workshop in materia: esperienza che ripeterò il prossimo maggio. Inoltre, per le persone che cercano impiego nel settore dell’ospitalità, ho creato un database di oltre 50 ristoranti italiani e, in questi anni, sono riuscita a collocare tanta gente. Insomma, il mio coinvolgimento è a 360 gradi! Posso dire, con grande soddisfazione, di aver aiutato molte persone a realizzare i loro sogni, perché per un motivo o per l’altro sono riuscita a seguirli in molte fasi della loro vita. Con la maggior parte di loro si sono sviluppati dei bellissimi rapporti di amicizia. Ho partecipato al loro matrimonio, ho visto nascere i loro figli: è questo l’aspetto più bello del mio lavoro e quello che più mi riempie d’orgoglio!

L’impegno più grande, però, per Mariangela rimane quello del Com.It.Es.

– Nel mio ruolo di Presidente, lavoro a stretto contatto con il Consolato. Ad inizio gennaio ci siamo incontrati con il Console Napolitano ed abbiamo messo insieme il piano per il 2020, che è davvero fitto e che interesserà molti luoghi sia del Queensland che dei Nuovi Territori. Già in passato con Ludovico Camussi, il vecchio Console, avevamo fatto cose importanti, come ad esempio lanciare l’Italian Festival a Mackay, dove c’è una importante presenza italiana, ma anche in altre aree quali Ingham o Darwin. Abbiamo organizzato incontri con i nuovi arrivati, che spesso nelle zone più a Nord vanno a lavorare nelle fattorie, ma anche con gli anziani e con gli italiani di seconda generazione. Abbiamo stanziato fondi per la promozione della lingua italiana. Abbiamo cercato di incentivare le sponsorizzazioni, a livello regionale, per i mestieri più richiesti, quali meccanico o giardiniere. In aggiunta, ho fatto mentoring al Com.It.Es. in Nuova Zelanda (nato di recente) e devo dire che, per certe cose, sono diventati anche più bravi di me! Ammiro tantissimo la loro preparazione.

 Inarrestabile nel suo impegno per la comunità, Mariangela ha da poco lanciato una raccolta fondi in favore dei vigili del fuoco del Nuovo Galles del Sud, da mesi impegnati nella lotta contro gli incendi che stanno devastando la parte sud orientale dell’Australia: i contributi hanno già superato la soglia dei 10mila dollari e continuano a crescere ogni giorno.

Inoltre, lo scorso 23 ottobre ha presentato la sua ultima creatura: l’Italian Business Women’s Network Australia (la “Rete delle Donne d’Affari Italiane in Australia”).  Si tratta, in pratica, di una nuova rete commerciale per far entrare in contatto le donne australiane con quelle italiane offrendo loro, in tal modo, nuove opportunità di business.  L’evento, ospitato dalla prestigiosa sede Ferrari a Brisbane, ha visto la partecipazione di oltre 130 ospiti, provenienti da tutti i settore aziendali.

– Ho lavorato a questo progetto per due anni – afferma – e fin dal principio l’idea è stata accolta con grande entusiasmo. Ho ricevuto un supporto incredibile perché, evidentemente, si sentiva la necessità di una iniziativa di questo tipo.  Il nostro obiettivo – prosegue – è innanzitutto fornire un canale per collegare tra loro la rete delle donne italiane aiutandole, in tal modo, a potenziare la loro carriera. Le aziende italiane sono, ormai da tempo, leader mondiali in vari settori: a partire da quello automobilistico, alla moda, allo sviluppo immobiliare, alle arti, al design, e tanto altro ancora. I professionisti e le imprese italiane sono rinomati in tutto il mondo per la loro eccellenza. Pertanto, un’interazione tra il mondo degli affari italiano e quello australiano non può che far bene sia alle organizzazioni che ai singoli professionisti, che così hanno la possibilità di collaborare e di imparare gli uni dagli altri. Tengo particolarmente a questo progetto – sottolinea – perché lo ritengo un omaggio alle nostre madri: quelle donne straordinarie e coraggiose che ci hanno preceduto, che si sono sacrificate e hanno lavorato duramente per offrire alle nuove generazioni le migliori opportunità che potevano. La rete porta avanti quell’eredità”.

Emozioni e pragmatismo

Da italo-australiana, Mariangela vive sulla sua pelle tutte le contraddizioni, la confusione, l’ibridismo, tipici di chi appartiene a più di una patria:

Mariangela Stagnitti con i nuovi arrivi

– Quando sono in Italia mi chiamano ‘l’australiana’, quando sono in Australia mi chiamano ‘l’italiana’: in realtà sono, soprattutto, siciliana! Diciamo che la mia testa, il mio cuore, le mie emozioni – specialmente quando mi arrabbio – sono italiane, mentre il pragmatismo e, in generale, il mio approccio professionale è australiano: ad un appuntamento di lavoro mi presento sempre in anticipo, preparata e, per tutto ciò che concerne il lavoro, sono una persona estremamente organizzata. Dai miei genitori, invece, ho appreso i valori che regolano tutta la mia vita: loro mi hanno insegnato ad essere una donna forte ed indipendente, a rispettare gli altri, a non mentire e, soprattutto, a non fare del male a nessuno. 

 Da osservatrice a distanza, confessa di essere un po’ confusa quando guarda all’Italia:

– È sempre più difficile capire le dinamiche, politiche e non solo, del nostro Paese. Forse, se non avessi l’esperienza del Com.It.Es. anch’io, come molti connazionali che vivono qui, potrei avere una visione dell’Italia basata esclusivamente sulle bellezze artistiche, architettoniche, storico-culturali e turistiche. Dopo vent’anni nel Comitato, però, posso dire che nulla mi sorprende più. Da qui non posso fare granché per cambiare le cose: posso solo aiutare gli italiani che arrivano e che, spesso, si sentono persi, spaesati. A loro posso dire: “Fidatevi delle istituzioni italiane presenti in Australia. Qui, per voi, possiamo fare davvero la differenza!”.

 

Stefania Del Monte (Redazione Brisbane)