Ex Ilva: settimana decisiva, Conte chiama i ministri

Un operaio dell' ILVA in un'immagine d'archivio
Un operaio dell' ILVA in un'immagine d'archivio ANSA/LUCA ZENNARO

ROMA. – Il premier Giuseppe Conte chiama i ministri a Palazzo Chigi in vista del futuro di Taranto e dell’ex Ilva quando mancano poco più di due settimana per arrivare a un accordo fra i commissari straordinari dell’ex Ilva e ArcelorMittal che scongiuri l’uscita del gruppo siderurgico. Il termine ultimo è il 31 gennaio.

All’incontro di Palazzo Chigi c’erano il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il ministro per il Sud Peppe Provenzano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco e l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, la società che fa capo al Mef e che permetterà allo Stato di entrare nella newco o nelle newco destinate a risanare Taranto e riconvertire l’ex Ilva.

Al tavolo si è esaminato il Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) per Taranto che prevede vari interventi di recupero della città, ma anche di riconversione e bonifiche del territorio. Oltre ai fondi messi in campo dal Governo per quello che viene chiamato “Cantiere Taranto” ora ci si potrà valere anche dei fondi Ue per la riconversione green da destinare alla decarbonizzazione della prima acciaieria d’Europa.

Una parte dell’incontro è stato dedicato alla piattaforma di accordo da condividere con ArcelorMittal. Accordo che deve essere raggiunto entro il 31 gennaio, prima dell’udienza del 7 febbraio fissata davanti al tribunale di Milano. In vista di questa data, i commissari dell’ex Ilva, si preparano a presentare lunedì al tribunale di Milano la memoria di repliche nella causa civile sul ricorso cautelare e d’urgenza per fermare l’addio di Arcelor Mittal al polo siderurgico.

Il deposito al giudice Claudio Marangoni, è un atto dovuto spiegano i legali dei commissari in attesa di raggiungere un’ intesa più ‘corposa’ rispetto al pre-accordo del mese scorso. La memoria, alla quale dovrebbe aggiungersene una dei pm milanesi intervenuti nella causa, fa seguito alle 57 pagine nelle quali lo scorso 16 dicembre gli avvocati del gruppo chiedevano al giudice di dichiarare “inammissibile e, comunque, rigettare il ricorso” cautelare dell’Ilva in amministrazione straordinaria e di “dichiarare inammissibili gli atti di intervento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, del Codacons, della Regione Puglia e del Comune di Taranto”.

A questo punto, prima della nuova udienza fissata per il prossimo 7 febbraio, è attesa anche una memoria di replica di Arcelor Mittal per il 31 gennaio, giorno in cui, come prevede l”head of agreement’ firmato in Tribunale a Milano tra l’ad Lucia Morselli e i tre commissari Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo, le parti dovranno raggiungere un accordo.

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