Sindacati in piazza: “Il governo confermi gli impegni”

L'intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, durante la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil in piazza Santi Apostoli a Roma, la prima delle tre iniziative indette unitariamente che apre ''la settimana di mobilitazione per il lavoro''. (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

ROMA. – Pensioni e fisco: Cgil, Cisl e Uil scendono di nuovo in piazza per l’ultima delle tre manifestazioni nazionali indette nell’ambito della settimana di mobilitazione “per il lavoro” e reclamano risposte dal governo anche su questi fronti: senza, avvertono, sono pronti a mettere in campo altre iniziative.

Dopo le manifestazioni del 10 e 12 dicembre, sui temi dalla crescita al Sud, dalle vertenze aziendali al pubblico impiego, sempre in piazza Santi Apostoli a Roma, i sindacati questa volta focalizzano l’attenzione sugli altri capitoli al centro delle richieste che portano avanti unitariamente ormai da oltre un anno: chiedono una reforma fiscale a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, la lotta all’evasione fiscale, la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, pubblici e privati, un’equa rivalutazione delle pensioni, un welfare più giusto ed una legge sulla non autosufficienza.

Tutti temi che fanno parte della piattaforma sindacale varata ad ottobre dell’anno scorso e su cui rivendicano risposte. A legge di Bilancio ormai quasi chiusa, richiamano il governo a “confermare gli impegni” assunti: aprire a gennaio i tavoli (gli altri due, sugli investimenti ed il Mezzogiorno e sulla Pubblica amministrazione sono stati avviati la scorsa settimana a Palazzo Chigi) sulla revisione del sistema pensionistico, per superare la legge Fornero, e sulla riforma del fisco, per alleggerire il carico sui redditi da lavoro e da pensione e rafforzare il contrasto all’evasione.

“Tavoli che diano risultati concreti entro marzo”, dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, con “impegni da introdurre nella prossima legge di Bilancio. Se queste cose non ci saranno – avverte – decideremo tutte le iniziative necessarie da mettere in campo”.

Ad oggi “il cambiamento è ancora insufficiente. O è concreto o questo movimento sindacale è in grado di allargare la mobilitazione: per noi i governi si giudicano da ciò che fanno. Non siamo disponibili a farci prendere in giro da nessuno”, dice ancora Landini.

Lo stesso segnale chiaro arriva dal segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra: “La mobilitazione sindacale non potrà che continuare finché non conquisteremo risultati. La nostra bussola resta la piattaforma unitaria”.

Parla di “intenzioni lodevoli ma risultati insufficienti” nell’azione del governo, il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: “Ci chiedono di aspettare l’inizio dell’anno prossimo e noi aspetteremo, vorremmo però fare accordi che portino il Paese fuori dalla crisi”.

Intanto i pensionati torneranno in Piazza Montecitorio anche il 19 e il 20 dicembre: rivalutazione e riduzione delle tasse per ridare loro potere d’acquisto e una legge sulla non autosufficienza, ancora le parole d’ordine.

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