Inter-Milan incontrano Comune, idea conservare San Siro

Due progetti per il nuovo stadio San Siro. (Panorama)

MMILANO. –  Conservare almeno una parte dell’attuale San Siro accanto al nuovo San Siro. È questa l’idea del Comune di Milano, confermata oggi a Inter e Milan nel vertice andato in scena a Palazzo Marino.

Un incontro in cui l’amministrazione ha voluto ribadire la volontà di non abbattere il Meazza, come inizialmente invece previsto dai club.

“L’indicazione che abbiamo avuto è che c’è un’idea di mantenimento della superficie di San Siro sui diversi scenari.

L’obiettivo è quello di lavorare su queste ipotesi, lavoreremo per proporre idee sul mantenimento”, ha spiegato l’ad dell’Inter Alessandro Antonello.

Le società quindi lavoreranno nelle prossime settimane per rivedere il progetto, cercando la strada migliore per mantenere in piedi quantomeno una parte di San Siro e allo stesso tempo costruire accanto il nuovo impianto.

“Si è parlato di ingombro, perché che ci siano tre, due o un anello è irrilevante da un punto di vista dell’occupazione dello spazio”, ha aggiunto il presidente del Milan Paolo Scaroni.

“Avere uno stadio accanto all’altro è un’ipotesi un po’, detta in termini positivi, innovativa, perché non si sono mai visti due stadi uno a cento metri dall’altro – le sue parole -. Intendo dire che uno dovrebbe spiegarmi in quale paese al mondo nella stessa area ci sono due stadi, uno vecchio e uno nuovo, uno accanto all’altro. Per carità, magari essere ‘first’, i primi, può essere anche bello, a volte però può essere un po’ stupido”, ha proseguito Scaroni.

Al centro resta la sostenibilità economica del progetto, con Inter e Milan che studieranno le varie ipotesi sul tavolo. “Stiamo valutando. C’è un nostro studio di ingegneria a cui ci siamo già affidati in precedenza che farà queste valutazioni”, ha spiegato Antonello.

“Oggi abbiamo parlato dello stadio attuale, del suo ingombro e di quanto sia compatibile con la costruzione di un nuovo stadio affianco. Qualora questa ipotesi non sia percorribile, il Comune si è dichiarato disponibile ad analizzare altre ipotesi che riducano l’ingombro”, le parole di Scaroni.

“L’ideale sarebbe trovare un’intesa con il Comune da sottoporre poi alla Sovrintendenza. Nuovo incontro? Non è stata fissata la data, ma ci sarà di sicuro”, ha concluso il presidente del Milan.

Tra le ipotesi, resta quella di mantenere il primo anello, come spiegato ieri dall’assessore allo sport del Comune, Roberta Guaineri. U

na proposta che, secondo il sindaco Sala, “ci sta e mi piacerebbe, il problema è capire se dal punto di vista finanziario è gestibile. Voglio essere sicuro che San Siro non si possa salvare. Il passo avanti è che le squadre considerano di fare un’analisi tecnica del fatto che una soluzione ci sia. Poi vedremo se saremo tutti convinti che è una follia perché costa troppi soldi salvarlo”.

La tematica economica infatti riguarda  anche lo stesso Comune, che punta a far quadrare i conti in caso di cessione anche solo dei diritti di superficie ai club. Intanto, una perizia dell’Agenzia delle entrate ha valutato il valore di San Siro in 100 milioni.

“Partiamo da una situazione in cui abbiamo un asset che vale 100 milioni a patrimonio ed entrate per 10 milioni l’anno. Domani è zero patrimonio, perché lo stadio rimane alle squadre, e zero ricavi, perché l’affitto lo pagherebbero dopo 32 o 33 anni. C’è una differenza, bisogna trovare una soluzione”, ha concluso il sindaco.

Sala era assente tuttavia all’incontro con i club, con conseguente punzecchiatura di Antonello: “Ci saremmo aspettati la presenza del sindaco, però il tavolo è stato assolutamente proficuo”.

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