Banche tagliano sportelli, 500 comuni restano a secco

Clienti allo sportello di una banca in Sicilia. (Il Giornale di Sicilia)

MILANO. – La scure della desertificazione bancaria si abbatte sui comuni italiani, con gli istituti di credito che riducono il numero di sportelli e si concentrano sempre di più sui servizi digitali tramite web e smartphone.

Negli ultimi venti anni, secondo una ricerca della Uilca, oltre 500 comuni sono stati privati della presenza di una filiale bancaria, ed a farne le spese sono maggiormente le regioni del Sud dell’Italia, in particolare Calabria e Sicilia.

Il numero dei comuni italiani dove è presente uno sportello bancario è passato da 5.923 del 1998 ai 5.368 del 2018. La presenza delle banche nei comuni è più forte al centro Italia(78,7%), seguito dal Nord (70,3%) e Sud (59,4%).

La riduzione ha colpito soprattutto la Sicilia (-17%), la Calabria (-26,1%), la Sardegna (-15,2%), la Campania (-14,4%), ma non risparmiando neppure grandi regioni come il Piemonte (-15,2%) o il Lazio (-13,7%).

Nelle piazze abbandonate dal sistema bancario si registra un incremento dei servizi finanziari erogati dagli uffici postali. In alcuni casi gli istituti di credito hanno pensato a soluzioni con servizi di prossimità come ad esempio le operazioni possibili nelle tabaccherie convenzionate con Banca5.

Attualmente il 67,83% dei comuni italiani vede la presenza di uno sportello bancario ma il divario tra nord e sud del Paese anche su questo dato evidenza un meridione in affanno, dove solo il 59,37% dei comuni, rispetto al 70,34 del nord vede la presenza di una filiale bancaria.

Il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, si dice consapevole che le banche digitali permettono di “compiere molte operazioni prima svolte in filiale, ma non possiamo nascondere che la desertificazione bancaria in atto evidenza le difficoltà economiche di certe aree del Paese a cui spesso la politica ha promesso risultati mai realizzati”.

(di Massimo Lapenda/ANSA)

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