Champions, Ancelotti: “C’è unità intenti, ora personalità”

Ancelotti in un allenamento con i giocatori del Napoli. (Panorama)

NAPOLI. – “Non ho mai pensato alle dimissioni, c’è unità di intenti tra società, allenatore e giocatori. Tutti e tre i soggetti sanno che devono fare meglio e domani può essere la gara che può dare una svolta alla stagione”.

Carlo Ancelotti alla vigilia della sfida di Champions League contro il Liverpool ingrana la quarta e sgombra il campo dalle polemiche e dalle tensioni interne del dopo-ammutinamento.

L’imperativo non sono le multe o la tensione ma “giocare con coraggio e personalità, perché se andiamo in campo preoccupati o timorosi come avvenuto di recente è un problema”.

Il tecnico sprona la squadra, vuole risposte in campo e lo dice chiaro nella finestra di sospensione del silenzio stampa imposto dall’Uefa.

La svolta è necessaria per un Napoli ormai settimo in campionato e in crisi di risultati, che domani però “scende in campo – dice il tecnico – sapendo che possiamo centrare il primo obiettivo stagionale, la qualificazione, anche nella prossima gara, questo può darci senso di libertà e spensieratezza”.

La ricetta è semplice: stop pensare alle multe, agli avvocati, alla rabbia nei confronti di qualche dirigente, ora si pensa solo a giocare e a provare a vincere, ritrovando quel sorriso smarrito perfino nell’esultanza pacata dopo il gol di Lozano a San Siro.

Il messicano proverà a ripetersi domani sera nell’attacco insieme a Martens, con Insigne a Napoli “perché ha male al gomito e non ce la faceva, giusto per tagliare le illazioni che ho sentito”, dice il tecnico azzurro. Il capitano non ha abbandonato la nave ma ora bisogna ritrovare il vento giusto senza di lui.

Ci proverà un Napoli che ha Fabian Ruiz in dubio e che conta sulla solidità difensiva di Koulibaly e Manolas per frenare il terzetto d’attacco del Liverpool Firmino-Salah-Mané, già disinnescati nel 2-0 azzurro al San Paolo.

Ma tutto il gruppo arrivato a Liverpool è coinvolto nella “consapevolezza che non stiamo facendo bene, nell’ultimo periodo è mancata qualità nel possesso e la linearità nella costruzione da dietro, lenta, poco lucida e precisa”, sottolinea l’allenatore che prepara “una partita molto importante che richiede massima concentrazione”, dice.

Già, perché dall’altra parte c’è il Liverpool che sta ammazzando la Premier League e che vuole vendicare il ko di Napoli: “Non so bene cosa sia successo nel Napoli – spiega Klopp – ma so che il Napoli è una squadra forte e che Ancelotti sa gestire situazioni difficili”.

La situazione difficile c’è, ma Ancelotti ha lavorato per blindare il cervello della squadra: “C’è un ambiente esterno – spiega – e uno interno. Quello interno è concentrato sulla partita, a livello psicologico i giocatori sono tutti pronti, altrimenti non sarebbero qua”.

Domani sera non ci sarà De Laurentiis ma ci saranno 1800 tifosi del Napoli e molti di più saranno davanti alla tv. Oltre le parole e le polemiche c’è Anfield Road, dove il Napoli dovrà dare risposte.

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