Champions, Gasperini: “Con Dinamo gara da dentro o fuori”

Giocatori dell'Atalanta escono battuti dallo stadio Maksimir a Zagabria, in Crozia. (mundodeportivo.com)

MILANO.  – Ultima chiamata. L’Atalanta non può più fare calcoli: deve necessariamente battere la Dinamo Zagabria e sperare in un passo falso dello Shakhtar Donetsk contro il Manchester City per restare in corsa per un posto negli ottavi di Champions League.  Via l’abaco, dentro il cuore.

Una sconfitta certificherebbe inoltre l’ultima posizione matematica nel girone e precluderebbe quindi la possibilità della retrocessione in Europa League. “É una gara da dentro o fuori – predica Gasperini -, lo sappiamo, possiamo solo vincere per restare dentro. Noi dobbiamo fare sei punti nelle prossime due, alla Dinamo non basteranno due pareggi per qualificarsi e cercheranno anche loro di fare risultato pieno”.

Il ricordo della ripassata persa all’andata (0-4) non turba Gasperini, convinto che il punto conquistato contro il Manchester City sia la dimostrazione della “crescita” avuta nel cammino europeo: “É stata la peggiore gara da tanti anni a questa parte per noi, è la sola che abbiamo sbagliato completamente. Contro lo Shakhtar abbiamo fatto un’ottima prestazione ma è il risultato che pesa di può alla fine. Contro il City ce la siamo giocata”.

Sarà nuovamente assente Zapata, fuori per la nona volta consecutiva. “Non c’è – spiega Gasperini, visibilmente preoccupato -, non è pronto, non è ancora guarito. In questo periodo è mancato tre partite anche Ilicic, poi Malinovskyi, lo stesso Muriel ha avuto problemi. Se togli tre o quattro giocatori di questo valore nello stesso reparto, qualche difficoltà la trovi, è inevitabile. Chi gioca domani? Muriel avrà una condizione migliore, è una partita da vincere con chi gioca dall’inizio ma anche da chi entra. Barrow? É un’opportunità”.

Gasperini fa un po’ di filosofia dietro i tanti errori dal dischetto – l’ultimo proprio di Barrow contro la Juventus – e non svela il nome del rigorista titolare della sua Atalanta: “Iniziamo a conquistarne un altro, poi vedremo. Sicuramente i tanti errori dal dischetto ci hanno tolto dei punti”.

Il técnico è stimolato dal confronto con Nenad Bjelica, allenatore trasformista: “Sa giocare con moduli diversi, che ha alternato tra Champions e campionato. All’andata non ci hanno mai fatto giocare, con un pressing altissimo che ci ha messo in difficoltà. In quel momento non abbiamo trovato soluzioni, se non saltuariamente. Credo che domani – ha assicurato – sarà un altro tipo di gara, dove dovremo adattarci se, per caso, dovessero essere molto aggressivi e molto alti, oppure se aspetteranno più bassi per ripartire veloci. Sono situazioni che conosciamo bene, con risposte ben diverse da quelle che non abbiamo dato a Zagabria”. Dentro o fuori, non c’è domani.

 

Lascia un commento