Lagarde sfida a ripensare Europa e cita San Francesco

La presidente dellla Bce Christine Lagarde.
La presidente dellla Bce Christine Lagarde. (ANSA/EPA)

ROMA. – L’Europa va ripensata. Bisogna passare “a un nuovo mix di politiche europee” e i governi devono investire di più. Anche gli Stati finanziariamente più vulnerabili perché “mantenere livelli sufficienti di investimenti pubblici” è nell'”interesse comune”.

Chiede un cambio di passo Christine Lagarde nel suo primo intervento “operativo” in veste di presidente della Bce. E per spronare i governi europei a una svolta necessaria per uscire dalle secche della crisi e fronteggiare le incertezze globali  si affida alle parole di San Francesco.

“Pensare diversamente l’Europa”, ha detto Lagarde a Francoforte parlando al Congresso bancario europeo dell’Euro Finance Week, “quasi certamente non sarà facile. Ma come disse una volta San Francesco d’Assisi, ‘Inizia facendo ciò che è necessario; quindi fai ciò che è possibile; e all’improvviso stai facendo l’impossibile”. Una citazione che non è passata inosservata ad Assisi.

L’appello a un mix di politiche è stato uno dei leitmotiv del predecessore alla guida della Bce, Mario Draghi, e ora Lagarde lo rilancia facendo leva sulla molla delle opportunità di cambiamento per costruire un nuovo futuro.

“Siamo di fronte a una situazione globale caratterizzata da incertezza. Ma credo che, se affrontiamo questa sfida nel modo giusto, può anche essere un momento di opportunità” – ha spiegato l’ex direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale – perché “abbiamo una possibilità unica di rispondere a un mondo in evoluzione e stimolante investendo nel nostro futuro, rafforzando le nostre istituzioni comuni e dando potere alla seconda economia più grande del mondo”.

Sempre nel solco tracciato da Draghi, Lagarde ha riconfermato che la Bce farà la sua parte con una política monetaria che “continuerà a sostenere l’economia e a rispondere ai rischi futuri in linea con il nostro mandato di stabilità dei prezzi”.

Ma per quanto l’orientamento accomodante della Bce sia stato “un fattore chiave della domanda interna durante la ripresa”, la politica monetaria “potrebbe raggiungere il suo obiettivo più rapidamente e con meno effetti collaterali se altre politiche sostenessero la crescita al suo fianco”.

La politica fiscale “è un fattore determinante” e “gli investimenti sono una parte particolarmente importante della risposta alle sfide odierne”.

Per questo, anche i Paesi che devono rimettere i conti in ordine devono poter aumentare la spesa per investimenti e in quest’ottica “lo strumento di bilancio per la convergenza e la competitività è un buon inizio” perché, ha spiegato Lagarde, “riconosce che, anche quando i governi devono consolidare le proprie finanze, abbiamo un interesse comune a mantenere livelli sufficienti di investimenti pubblici”.

Per di più, puntualizza la presidente della Bce, oggi abbiamo una dimensione “trasversale per gli investimenti in un futuro comune più produttivo, più digitale e più verde”, soprattutto se si tiene conto che l’Eurozona è stata più lenta nello sviluppo dell’innovazione e nuove tecnologie e “per colmare questo gap, disponiamo di uno strumento molto potente: potenziare il nostro mercato interno”.

La citazione di Lagarde piace ai frati di Assisi e il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato, approfitta dell’occasione per invitare la presidente della banca centrale all’evento di marzo ‘Economy of Francesco’, voluto dal Santo Padre.

“É giunto il momento – spiega Fortunato – di invertire la rotta e porre l’uomo al centro. Dalla prospettiva economica a quella umanistica e spirituale per dare un’anima a tutto ciò che facciamo e ci circonda. Giusto pensare diversamente l’Europa, ma ancor più giusto pensare diversamente l’umanità”.

Lascia un commento