Cambia l’alternanza scuola-lavoro, stop con McDonald’s

Clienti seduti in un McDonald's.
Clienti seduti in un McDonald's. EPA/MAXIM SHIPENKOV

ROMA. – Cambia l’alternanza scuola lavoro: il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti vuole che sia aderente a effettivi percorsi formativi e, nel contempo, orienti la visione dei ragazzi per il bene comune innanzitutto ambientale. Alcune convenzioni che erano scadute, come quella con McDonald’s, non verranno rinnovate e si procederà alla creazione di un tavolo immediato di confronto con gli studenti che lavori sulle modifiche alle linee guida stabilite dal precedente ministro Marco Bussetti.

Le decisioni sono state prese da Fioramonti che ha incontrato gli studenti con i quali ha discusso anche di edilizia scolastica e diritto allo studio. “Partendo da una visione comune della scuola e del suo ruolo formativo – spiega il ministro in un post su fb – abbiamo elaborato un piano in vista di obiettivi a breve, medio e lungo termine”.

E a breve termine il ministro ha condiviso l’idea di stabilire criteri chiari ed etici affinché le aziende coinvolte nel processo di formazione e lavoro svolgano davvero questo ruolo formativo. A medio e breve termine è invece emersa la necessità di ulteriori stanziamenti nella legge di bilancio rispetto a quelli attuali.

Mentre, tra gli obiettivi di ungo periodo, si è discusso i interventi normativi su edilizia scolastica e diritto allo studio che approfondiscano il discorso sul tipo di scuola che il nostro Paese vuole sostenere e i tipo di studente che vogliamo formare.

“Abbiamo ottenuto il non rinnovo degli accordi tra Miur e Mc Donald’s – afferma al termine dell’incontro la coordinatrice nazionale dell’Unione egli studenti Giulia Biazzo – un primo passo per l’approvazione del Codice Etico verso il rifiuto totale della collaborazione con qualsiasi ente inquinante”.

“Servono poi finanziamenti per garantire una legge nazionale sul diritto allo studio, trasporti gratuiti, edilizia scolastica sicura: è per questo che abbiamo ottenuto per il prossimo febbraio che si costituisca la prima Conferenza nazionale sul diritto allo studio per passare dalle parole ai fatti”.

(di Valentina Roncati/ANSA)

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