Champions, Conte: “Sarà dura ma giocheremo all’attacco”

Cristiano Biraghi abbraccia a Lautaro Martinez subito dopo la reta messa in segno dall'argentino. (90min.com)

MILANO. – Contro il muro del Borussia Dortmund per replicare l’impresa di San Siro perché, come spiega Antonio Conte, ”per l’Inter non esiste casa o trasferta”. Al Signal Iduna Park, stadio che evoca dolci ricordi con il trionfo dell’Italia nella semifinale del Mondiale 2006, l’Inter si gioca le chance di qualificazione agli ottavi.

Nerazzurri e gialloneri sono appaiati a quota 4 punti e la vincente potrebbe fare l’allungo decisivo. ”E’ una partita importante. Penso che il Barcellona – ammette Conte alla vigilia – abbia ipotecato un posto per il passaggio del turno. Noi non ci snatureremo, giocheremo sempre in verticale per ‘far male’ all’avversario. E se saremo costretti a difenderci è perché il Dortmund sarà stato più bravo”.

Come a Barcellona e come due settimane fa al Meazza, Conte vuole un’Inter spavalda, coraggiosa, propositiva ma allo stesso tempo compatta e ”capace di soffrire”.

E anche in Champions League, come in campionato nelle ultime settimane, l’Inter dovrà stringere i denti e raschiare dal barile le ultime energie. L’allenatore nerazzurro, infatti, non fa in tempo a rasserenarsi per il rientro di Sensi ”è recuperato e decideremo con lo staff se farlo giocare dal 1′ o a partita in corso” che deve fare i conti con altri infortuni.

”D’Ambrosio, Asamoah e Gagliardini sono rimasti a Milano e non saranno a disposizione”, annuncia a fine conferenza. Non buone notizie soprattutto per il centrocampo, perché la sensazione è che Sensi sia obbligato a tornare in campo da titolare nella bolgia di Dortmund dopo un mese di stop. Sulla fascia sinistra il dubbio è tra Biraghi e Lazaro che ha sorpreso positivamente contro il Bologna.

”La sfida di Champions dà adrenalina e troveremo anche le energie per arrivare alla fine di questo ciclo di partite. Incrocio le dita e spero non termini come l’altra volta, quando abbiamo perso sia con il Barcellona che con la Juve. Servirà una partita di personalità – avverte Conte – perché sappiamo che ambiente crea il tifoso del Dortmund. Per noi è un altro step di crescita. Incontreremo una squadra forte, collaudata, che fa la Champions da molti anni”.

L’allenatore ripete più volte un concetto: l’Inter vuole giocarsi la sua partita. Non aspetterà l’avversario, non punterà tutto sulle ripartenze. Guidati dalla coppia Lautaro-Lukaku, i nerazzurri sperano di conquistare l’ennesima vittoria di questo inizio stagione quasi perfetto. L’argentino è carico, ha segnato sia a Barcellona sia a San Siro.

Lukaku ha firmato il tabellino già 9 volte ma mancano le sue reti in Champions. A Barcellona non c’era per un affaticamento, all’andata col Borussia ha deluso e domani servirà la sua zampata.

Ma domani sarà una festa, come deve essere il calcio, lontana dagli episodi di razzismo di Verona su cui Conte ha le idee chiare: ”Il razzismo va combattuto, dobbiamo tacciarne qualsiasi forma, bisogna essere severi e inflessibili. Pare non sia stata una cosa unanime ma di qualche deficiente e queste persone devono essere punite perché è assurdo nel 2019 parlare di razzismo”.

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