Ue scommette su innovazione, fondi per tre miliardi

Il Foro annuale dell'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia, Innoveit 2019, a Budapest. (About Hungary)

BUDAPEST. – L’Europa accoglie la sfida dell’innovazione e rilancia con nuovi fondi tesi a gettare le basi per fare avanzare una nuova generazione di giovani aziende capaci di rispondere a domande sociali incalzanti, come quelle che riguardano il clima, le fonti di energia e la salute.

Il primo atto, annunciato oggi a Budapest, è il finanziamento di 3 miliardi per l’Istituto Europeo per l’Innovazione e laTecnologia (Eit), istituito nel 2008 per individuare gli innovatori europei, metterli in contatto fra loro e aiutarli a realizzare i loro prodotti.

L’occasione è l’evento Innoveit 2019, la gara organizzata dall’Eit fra 19 giovani aziende innovatrici di tutta l’Europa, al termine della quale i vincitori vengono aiutati a sviluppare ulteriormente i loro prodotti.

Tra questi l’edificio virtuale, che permette di prevedere la domanda di energia presentato dal tedesco Michael Dittel (Leaftech); Diabeloop (D4Kids) del francese Marc Julien per aiutare i bambini con il diabete di tipo 1 ad avere una buona qualità di vita; CorPower Ocean che punta a immagazzinare l’energia delle onde, proposto dal Matthew Dickson e Trigger System, la piattaforma progettata per ridurre l’impatto ambientale dell’irrigazione presentata da Sara Guimarães Gonçalves.

All’italiano Luca Giovannini il premio del pubblico per Smash, a piattaforma web della Dedagroup Public Services basata sull’analisi dei dati relativi alla mobilità per ridurre le emissioni di CO2.

La decisione di aumentare del 25% il finanziamento della “fabbrica dell’innovazione” europea per il periodo 2021-2027 arriva in “un momento cruciale per l’Europa”, ha detto il commissario europeo per l’Educazione, la Cultura, la Gioventù e lo Sport, Tibor Navracsics.

“L’innovazione ha aggiunto – è lo strumento per rispondere ai bisogni della società”, ha detto Navracsics. I tre pilastri su cui basarsi per raggiungere questo obiettivo, ha aggiunto, sono “educazione, innovazione e industria”.

Il finanziamento europeo di tre miliardi alle attività dell’Eit dimostra che “per l’Unione Europea questo è molto chiaro”.

Per il direttore dell’Eit, Martin Kern, la sfida è diffondere in tutta l’Europa una cultura dell’innovazione e questo, ha rilevato, “non è facile: bisogna che università, centri di ricerca e industria si parlino di più sia a livello europeo, sia nei singoli Paesi”.

Tra questi ultimi, “alcuni hanno un ecosistema favorevole all’innovazione e più avanzato”. C’è ancora molto da fare per superare le disparità fra i Paesi, così come quelle che esistono all’interno di una stessa nazione. É il caso, quest’ultimo, dell’Italia, dove c’è “un grande potenziale di innovazione e ci sono università molto forti, ma con grandi differenze fra Nord e Sud: servirebbe creare una rete per fare dialogare le due realtà dei Paese”.

(dell’inviata Enrica Battifoglia/ANSA)

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