Rohani: “Italia Paese amico, gioca un ruolo importante”

Il presidente dell'Iran Hassan Rouhani al suo arrivo all'Assemblea Generale dell'Onu.
Il presidente dell'Iran Hassan Rouhani al suo arrivo all'Assemblea Generale dell'Onu. EPA/JASON SZENES

NEW YORK. – Tra Iran e Italia resta un rapporto di grande amicizia, anche se reso più complicato dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. E’ il presidente Hassan Rohani a ribadire, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu, le buone relazioni tra Teheran e Roma, confidando nel fatto che il nostro Paese possa giocare un ruolo importante nell’allentare le tensioni.

“I nostri rapporti con l’Italia sono amichevoli, anche se a causa delle recenti sanzioni americane su alcune questioni le relazioni economiche sono diminuite – ha spiegato Rohani rispondendo a una domanda dell’ANSA -. Ma i legami commerciali tra i nostri due Paesi, così come quelli politici, sociali, culturali, continuano”, ha aggiunto, ricordando come “l’Italia sia sempre stato uno dei Paesi in Europa con il più alto volume di scambi con l’Iran”.

Il leader della Repubblica islamica ha auspicato quindi il maggior coinvolgimento di Roma in molti dossier. “Vediamo l’Italia come un amico e anche oggi, riguardo ad alcune questioni regionali come la crisi dello Yemen su cui parliamo con altri Paesi europei, gli italiani sono presenti in questi colloqui e assolutamente giocano un ruolo”.

Le affermazioni di Rohani giungono in un momento in cui rimane elevata la tensione con gli Usa, nonostante il tentativo di mediazione del presidente francese Emmanuel Macron durante la settimana dei lavori dell’Onu al Palazzo di Vetro. Quello che il presidente Donald Trump è riuscito a raggiungere con la sua strategia è stato solo “aumentare la distanza tra Iran e Usa – ha detto in precedenza Rohani – ed è molto chiaro il fatto che il percorso che il presidente americano ha scelto non può avere successo”.

Non aiuta però le chance di dialogo l’ultimo rapporto dell’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo cui l’Iran arricchendo l’uranio con centrifughe a tecnologia avanzata ha perpetrato un’ulteriore violazione dell’accordo sul nucleare del 2015, progettando di installare un numero di questi macchinari maggiore rispetto a quanto annunciato.

Per Rohani, l’Iran “non ha problemi a parlare o negoziare. Ma – ha ribadito – non con delle precondizioni. Se l’America togliesse le precondizioni e in qualche modo dimostra la sua sincerità, ovviamente tutto sarebbe diverso”.

(di Valeria Robecco/ANSA)

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