M5s e Pd ancora distanti sul candidato per l’Umbria

Valter Verini - Basilietti
Valter Verini - Basilietti

ROMA. – La strada umbra del patto civico fra M5S e Pd non è spianata. La Regione andrà al voto il 27 ottobre, ma ancora non c’è l’accordo sul candidato governatore. I Cinque Stelle hanno detto ‘No’ al nome proposto dai democratici, il presidente di Confcooperative Umbria Andrea Fora, e hanno rilanciato mettendo sul piatto quello del primo cittadino di Assisi, Stefania Proietti. A quel punto, però, è stato il Nazareno a rispondere picche.

La situazione appare in stallo, anche perché i pentastellati hanno detto che tireranno dritto con la loro proposta, con o senza il Pd. Dietro un apparente muro contro muro, però, sembra che gli spiragli per un accordo ci siano. E che non siano nemmeno troppo piccoli.

Una soluzione potrebbe arrivare a breve, anche domani, con l’individuazione di un candidato diverso da quelli proposti finora da entrambe le forze. L’accordo per il ‘patto civico’ prevede che il nome venga scelto al di fuori dei partiti. Gli spazi di manovra sono ampi. Al Nazareno considerano la partita apertissima.

“Sono fiducioso che al più presto si possano trovare convergenze anche su figure unificanti ed autorevoli”, ha detto il commissario umbro dem, Walter Verini. Con il M5S, ha aggiunto, “c’è una comune volontà di lavorare fino all’ultimo momento utile per una convergenza”.

Anche i Cinque Stelle non hanno chiuso la porta. Anzi. Per domani il Movimento ha convocato gli iscritti: dovranno esprimersi sulla piattaforma Rousseau sull’ipotesi di sostenere in Umbria un candidato che sia appoggiato anche da “altre forze politiche”, cioè il Pd.

Il nome può arrivare in un secondo momento. Ed è su quello che si sta combattendo la guerra di posizione. Oltre alla sindaca di Assisi, i pentastellati avevano proposto la presidente della società Terna, Catia Bastioli, che però si è sfilata spiegando di “voler proseguire nei suoi attuali incarichi manageriali”.

L’imprenditrice poteva andare a genio anche al Pd, che cerca un’alternativa di peso, in modo da rendere il più indolore possibile il passo indietro del candidato Dem, Fora. Ecco che, al Nazareno, il sindaco di una città come Assisi non appare un’adeguata soluzione.

La spiegazione ufficiale è comunque strettamente ‘istituzionale’: “Non è un problema di persone”, ha detto la dirigente regionale umbra del Pd Valeria Cardinali, ma “i sindaci che guidano le città non possono lasciare prima della fine del mandato”. Il vero motivo, però, affiora da un altro passaggio.

“Abbiamo approvato la disponibilità di Fora a fare un passo indietro nel caso di altre candidature di grandissimo spessore: da Cucinelli a Catia Bastioli”, ha spiegato la dirigente dem, chiedendo al M5S di non porre veti o ultimatum, visto che “non mancano personalità sulle quali raggiungere una intesa innovativa”.

Mentre Pd e Cinque Stelle cercano l’accordo, il centrodestra va avanti compatto con la sua candidata, la senatrice della lega Donatella Tesei. “Pensavo di morire senza vedere l’Umbria cambiare colore – ha detto Matteo Salvini – Sappiamo che non sarà così”.

(di Giampaolo Grassi/ANSA)

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