Sperlari parte da Milano alla conquista di Asia e Usa

Un bancone con varietà di torroni durante il Festival del Torrone a Cremona.
Un bancone con varietà di torroni durante il Festival del Torrone a Cremona. (ANSA)

MILANO. – Con le Galatine, che piacciono alle mamme cinesi, e torroni pensati per gli americani, Sperlari punta ad espandersi oltreoceano, ma resta interessata anche al mercato italiano. Una strategia che parte da Milano, “una vetrina per il rilancio”, spiega il Ceo dell’azienda cremonese, Piergiorgio Burei, che ha inaugurato i nuovi uffici meneghini, in piazza Duomo, accanto ai sindaci di Milano e di Cremona.

“L’azienda è molto determinata a crescere, per linee interne, sul mercato italiano ed estero” e, allo stesso tempo, è attenta ad acquisizioni che “guardiamo attivamente”, come nel caso di Pernigotti, a cui Sperlari era interessata, ma “è andata in un’altra maniera e credo sia stata una partita persa per tutti”, dice con un po’ di rammarico il Ceo che però guarda avanti, forte di marchi che “spaziano dalla tradizione Sperlari ai più innovativi come Dietorelle passando per Galatine e Saila”.

Asia e Stati Uniti rappresentano “le priorità” della storica azienda delle caramelle e dei torroni, presente con “business importanti” sul mercato asiatico, in particolare in Cina, dove “le mamme cinesi amano specialmente le Galatine, essendo a base di latte”. Mentre “abbiamo una presenza marginale negli Stati Uniti”, concentrata nei negozi di specialità italiane, quindi, con cioccolato, tortone e torroncini.

Il piano dell’azienda è quello di “essere presente significativamente con retailer americani, con cui stiamo discutendo, per avere una gamma di prodotti per i consumatori americani. Poi, una volta che abbiamo una basse solida, possiamo prevedere acquisizioni”.

Fondata nel 1836 Sperlari è passata nelle mani della multinazionale tedesca Katjes International nel 2017 e oggi è leader in Italia del torrone e secondo player nel mercato delle caramelle.

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