Papa Francesco: “Nessuno prenda Dio a pretesto per alzare muri”

Papa Francesco durante l'udienza generale nella sala Paolo VI in Vaticano.
Papa Francesco durante l'udienza generale nella sala Paolo VI in Vaticano. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

CITTA’ DEL VATICANO. – Il Papa lancia un appello affinché nessuno prenda Dio come pretesto per “alzare muri”. E la Chiesa, innanzitutto i vescovi, è chiamata a fare la sua parte. “Sta a noi – ha detto Papa Francesco ad un gruppo di neo-vescovi – che nessuno avverta Dio come lontano, che nessuno prenda Dio a pretesto per alzare muri, abbattere ponti e seminare odio.

È brutto anche quando un vescovo abbatte dei ponti, semina odio o sfiducia, fa il contro-vescovo. Abbiamo da annunciare con la vita una misura di vita diversa da quella del mondo: la misura di un amore senza misura, che non guarda al proprio utile e ai propri tornaconti”.

Poi ha chiesto ai vescovi di stare più tra la gente e meno alla scrivania; di mantenere la sobrietà e di non avere paura “di mettersi in gioco e di sporcarsi le mani”.

“Per favore – ha detto ancora il Papa -, non circondatevi di portaborse e yes men, i preti arrampicatori che cercano sempre…per favore fuori!”: è l’appello che Papa Francesco ha rivolto ai vescovi ordinati nell’ultimo anno che partecipano al corso di formazione promosso dalla Congregazione per i Vescovi e dalla Congregazione per le Chiese Orientali.

Papa Francesco ha lanciato un ‘Patto Educativo’, una iniziativa a livello globale per aiutare le giovani generazioni al rispetto reciproco e alla cura del creato. L’invito è per il 14 maggio 2020 nell’Aula Paolo VI in Vaticano. E’ una iniziativa che vuole combattere ogni discriminazione e che vedrà coinvolte istituzioni, università pontificie, realtà impegnate nella formazione e nell’accoglienza.

Un processo che vuole essere anche un cammino interreligioso ed una tappa sarà proprio negli Emirati Arabi, il 4 febbraio 2020, ad un anno dalla storica visita del Papa e dalla firma, con il Grande Imam di Al-Azhar Al-Tayyeb del ‘Documento sulla Fratellanza umana’.

“Nell’Enciclica Laudato si’ ho invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano. A distanza di qualche anno – dice il Papa nel Messaggio per il lancio del Patto Educativo – rinnovo l’invito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente”.

Una esigenza che nasce anche dalla ‘rapidacion’, come l’ha definita il Papa, culturale, in cui la digitalizzazione “imprigiona l’esistenza nel vortice della velocità tecnologica” e cambia continuamente punti di riferimento, generando nuovi linguaggi che scartano “senza discernimento”.

Un patto per il clima e per l’ambiente in scia anche con quel movimento nella Chiesa che sta disinvestendo dai combustibili fossili. Oggi altri quindici enti della Chiesa si sono uniti a questo processo, tra i quali Caritas Italiana. Arriva anche la prima cattedrale al mondo ‘fossil-free’: è la St. Mary ad Edimburgo.

(di Manuela Tulli/ANSA)

 

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