ROMA. – E’ il Mondiale delle sorprese: dopo l’eliminazione della Serbia per mano dell’Argentina, stavolta sono gli Usa a cadere dall’Olimpo del basket. In Francia si parla già di impresa. L’Equipe esalta il trionfo sugli Stati Uniti nei quarti di finale ai Mondiali (89-79) che si stanno disputando in Cina.
I transalpini hanno spodestato dal trono iridato la squadra di Gregg Popovich, uno dei tecnici più titolati dell’Nba, acquisendo il diritto a contendere all’Argentina (appuntamento venerdì) un posto nella finale. “Parlare dei nostri assenti è irrispettoso della Francia che sta facendo un Mondiale strepitoso. Ma alle Olimpiadi sarà un altro team”, il commento di Popovich, che aveva visto ridurre il suo gruppo via via, verso il Mondiale, per i tanti no di giocatori che preferivano preparare l’Nba.
Certo, non era un Dream Team, ma quando prima del via al torneo la nazionale a stelle e strisce aveva perso con l’Australia il dato era balzato agli occhi di tutti: prima sconfitta dal 2006, dopo 78 vittorie consecutive. Così, contro la Francia, gli Usa non sono riusciti a evitare l’onta di un’eliminazione per certi aspetti inattesa, ma non da escludere a priori, in relazione alla cifra tecnica espressa nel corso del torneo.
Già nella prima fase, infatti, gli statunitensi avevano rischiato il tracollo contro la Turchia; gli spettri della sconfitta si sono materializzati.
“Da quando abbiamo affrontato questo torneo non abbiamo mai smesso di credere nella vittoria finale – le parole, a fine partita, del francese Evan Mehdi Fournier -. Abbiamo commesso un grave errore nel 2014 e non vogliamo ripeterlo in questo Mondiale”.
Lo scivolone storico della Nazionale a stelle e strisce è stato favorito dalle prestazioni-super dello stesso Fournier, di origini algerine, che gioca nell’Nba con la maglia degli Orlando Magic, e di Rudy Gobert, anche lui protagonista in Nba con gli Utah Jazz di Salt Lake City.
Serataccia, invece, nelle file dei campioni del mondo in carica, per Kemba Walker; il che, però, non basta a giustificare una sconfitta che peraltro non era nemmeno esclusa nei pronostici della vigilia. Adesso i francesi si giocheranno tutto contro l’Argentina, consapevoli della propria forza e sostenuti da un’euforia contagiosa.
“Ora più che mai sappiamo che qualsiasi avversario non è imbattibile, noi ci crediamo”, le parole di Gobert. Sognare, a questo punto, è lecito.