Maltempo e crisi svuotano le spiagge, punte del -25%

Ombrelloni chiusi sulla spiaggia del lungomare di Pesaro.
Ombrelloni chiusi sulla spiaggia del lungomare di Pesaro. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Un’estate a scarto ridotto, con tanti ombrelloni chiusi negli stabilimenti, fatta eccezione per i week end quasi sempre sold out, e le aziende a fare i conti con la crisi economica – che costringe a casa il 40% degli italiani, come rileva l’Eurostat – e con il maltempo, tra l’erosione delle spiagge e i danni alle attrezzature. E’ il bilancio di metà stagione del Sindacato italiano balneari: dopo un “maggio disastroso”, a giugno e luglio le presenze in spiaggia sono calate in molte regioni, con punte del 25%, fatta eccezione per poche località.

A giugno, in particolare, spiccano le percentuali negative nel Lazio e in Abruzzo (-20%), ma i clienti diminuiscono anche negli stabilimenti di Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise e Toscana (-10%). In terreno positivo il Friuli Venezia Giulia e il Veneto (+20%), seguiti dalle Marche (+15%) e da Puglia, Sardegna e Sicilia (+10%).

Nel mese di luglio a registrare il segno più sono soltanto la Campania (+15%) e e la Sicilia (+5%), con record negativo, invece, per le spiagge d’Abruzzo (-25%). “La causa principale, oltre alla situazione economica delle famiglie, è stato il maltempo che ha condizionato molte località in questi due primi mesi estivi, tanto che diversi stabilimenti hanno subìto danni rilevanti alle strutture e attrezzature”, argomenta Antonio Capacchione, presidente del Sib, che associa circa 10mila imprese ed aderisce alla Fipe Confcommercio.

Si conferma la tendenza degli ultimi anni con i week end da tutto esaurito e i giorni feriali con la maggior parte degli ombrelloni chiusi. E poi “è sufficiente una previsione meteorologica errata – fanno notare ancora i balneari – per convincere i turisti a rimanere a casa o decidere di andare altrove. La concentrazione delle presenze solo in pochi giorni, inoltre, rende il settore estremamente vulnerabile alle condizioni climatiche, aumentando notevolmente al tempo stesso il rischio d’impresa”.

Occhi puntati, dunque, su agosto, che resta il mese preferito dai nostri connazionali per le vacanze: gli imprenditori sperano che “saranno in tanti a scegliere i litorali italiani, complice il bel tempo, e, soprattutto, i nostri servizi di spiaggia, da sempre punto di forza del turismo nel nostro Paese”, conclude Capacchione.

Tra le iniziative che quest’anno il Sib ha riservato ai propri clienti, domenica 25 agosto la seconda giornata nazionale dei balneari italiani, il 31 agosto la terza giornata di ‘TipiCI da spiaggia’, la manifestazione – con il patrocinio del ministero dell’Agricoltura e del Turismo – che mette le imprese balneari al servizio della nostra agricoltura promuovendo le eccellenze enogastronomiche italiane.

Lascia un commento