Inail, quasi cinquecento morti sul lavoro in sei mesi

Sagoma disegnata sull'asfalto di un operaio morto sul lavoro.
Sagoma disegnata sull'asfalto di un operaio morto sul lavoro.

ROMA. – Sono ben 482 le morti per infortunio sul lavoro avvenute nel primo semestre di quest’anno, con un aumento pari al 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, quando invece si era registrato un calo dello 0,8% rispetto al 2017, mentre in totale le denunce di infortuni sono diminuite dello 0,2% (323.831). E’ quanto emerge dagli ‘Open data’ appena pubblicati dall’Inail sul suo portale, secondo cui sono stati registrate sette denunce in più per i casi mortali avvenuti in occasione di lavoro (da 331 a 338) e sei in più per quelli occorsi in itinere (da 138 a 144).

Esaminando invece il totale delle denunce di infortunio sul lavoro si nota un aumento del 2,3% dei casi in itinere, cioè nel percorso da casa al lavoro e viceversa, pari 47.788 in questi ultimi sei mesi, e un calo dello 0,6% di quelli avvenuti sul lavoro, pari a 276.043. In entrambi i primi semestri sono avvenuti nove incidenti “plurimi”, espressione che indica gli eventi che causano la morte di almeno due lavoratori, con 23 vittime tra gennaio e giugno dell’anno scorso e 18 nei primi sei mesi del 2019, queste ultime tutte in ambito stradale.

Dall’analisi fatta dall’Inail emerge che il comparto dove si è registrato il maggior aumento di infortuni mortali in questi primi sei mesi è stato quello dell’Agricoltura, con 22 denunce in più (da 43 a 65), seguito dal ‘Conto Stato’ con una (da 7 a 8), e a fronte di 10 casi in meno nell’Industria e servizi (da 419 a 409). A livello territoriale l’Inail ha registrato un aumento di casi mortali solo nell’Italia centrale e meridionale; spiccano i 16 casi mortali in più denunciati in Sicilia e i 20 in meno in Veneto.

In aumento le denunce di infortunio con esito mortale per i lavoratori comunitari (da 24 a 33) ed extracomunitari (da 54 a 58), mentre si conferma il dato per gli italiani, con 391 casi mortali denunciati in entrambi i primi sei mesi del 2018 e 2019. Per classi di età emergono infine incrementi tra i 45-54 anni (+41 casi) e 20-34 anni (+22), a fronte di 12 decessi in meno per i lavoratori tra i 35-44 anni e di 30 in meno per quelli tra i 55 e i 64 anni, mentre tra gli under 20 si registra una denuncia di infortunio con esito mortale, rispetto ai nove casi denunciati nel 2018.

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