Nuoto, Mondiali fondo: mista d’argento, Italia chiude bene

Gregorio Paltrinieri, Rachele Bruni, Giulia Gabberielleschi e Domenico Acerenza posano con la medaglia d'argento.
Gregorio Paltrinieri, Rachele Bruni, Giulia Gabberielleschi e Domenico Acerenza posano con la medaglia d'argento. EPA/PATRICK B. KRAEMER

YEOSU (COREA DEL SUD). – Una staffetta mista (due uomini e altrettante donne) al cardiopalma regala la seconda medaglia all’Italfondo a Yeosu, dopo il bronzo di Rachele Bruni nella 10 chilometri. L’Italia conquista l’argento sui 5.000 metri nella rada dell’Expo Ocean Park con la stessa Rachele Bruni (bronzo nella 10 Km), Giulia Gabbrielleschi (sesta nella 5), Domenico Acerenza (quinto nella 5) e Gregorio Paltrinieri (sesto nella 10) che si piazzano tra la Germania d’oro e gli Stati Uniti di bronzo nel mar Giallo increspato dalle onde, avversario in più per tutti quando si provava a cambiare ritmo.

Questo ha penalizzato anche l’olimpionico Paltrinieri (12’21″1) che ha recuperato i tre secondi di svantaggio al cambio arrivando sino allo sprint fatto di spinte, gomitate, botte e perso per due decimi contro Rob Muffels (12’23″9), ma vinto al fotofinish per un decimo su Michael Brinegar con la frazione più veloce di tutti in 12’14″0.

“Pensavo di essere più veloce e di riuscire a staccare Muffels. Invece il tedesco si è messo in scia, mi stava sempre addosso impedendomi di allungare – asserisce il 24enne Paltrinieri -. L’argento mondiale è un buon punto di partenza per alimentare il sogno olimpico che ho tenuto vivo con il sesto posto nella 10 chilometri e la qualificazione, ma in questi giorni ho anche acquisito tanta consapevolezza. Non sono tra i più forti in questo sport. Me la gioco ma non vinco mai. Mi manca esperienza per essere alla pari con atleti più scaltri e furbi di me. Anche oggi, che sembrava una distanza più congeniale alle mie caratteristiche, hanno trovato il modo di starmi addosso, darmi fastidio, evitare che potessi nuotare veloce come potrei”.

“Sto imparando tanto e c’è una stagione intera per migliorare ancora – dice ancora Paltrinieri -. Per tutta questa settimana mi regalo la sufficienza, questo è un argento mondiale siamo un grande gruppo e ci vogliamo bene. Desidero rivolgere i complimenti alla squadra, a Mimmo (Domenico Acerenza, compagno di allenamenti ad Ostia, ndr) che ha partecipato a meno gare di fondo di me, a Rachele che ha detto di arrivare fino al prossimo mondiale per portarci sul gradino più alto, e Giulia che ci hanno consentito di partire in una buona posizione, a tutti i compagni di nazionale con cui ho condiviso questa bellissima esperienza. Sono contento di fare queste gare, mi trovo bene e l’argento corona tutti gli sforzi fatti quest’anno per questo sport. Ora si va a Gwangju per uno sport completamente diverso. Tre-quattro giorni di riposo e si ricomincia con 800 e 1500”.

Quanto alla Bruni, nella sua prestazione ha inciso un po’ di stanchezza essendo la terza gara in rada all’Expo Ocean Park: “Sono un po’ dispiaciuta perchè avrei voluto far meglio, ma sono contenta per il risultato finale – racconta la 28enne fiorentina -. Ho dato veramente tutto, e alla fine ero morta. Faccio i complimenti ai ragazzi perché ce l’hanno messa tutta. E’ stata dura, però questa medaglia riempie di gioia. Dovremo migliorare qualcosa ma questa staffetta che ha già delle buone basi. Gregorio mi ha strappato una promessa per il prossimo Mondiale. Ora vedrò come andrà il prossimo anno olimpico e poi deciderò”.

La veterana azzurra torna a casa con il ‘bottino’ della qualificazione olimpica, un argento e un bronzo individuale. “E’ stata una staffetta spettacolare – commenta il ct Roberto Giuliani, da 26 anni alla guida degli azzurri -: partivamo tra i favoriti. Sono stati tutti eccezionali perché hanno fatto tutto ciò che ci eravamo prefissati”.

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