G7: 116 milioni per inclusione donne dell’Africa

Melinda Gates della Fondazione Gates durante il meeting del G7 a Chantilly .
Melinda Gates della Fondazione Gates durante il meeting del G7 a Chantilly . Archivio. (ANSA)

PARIGI. – Rafforzare l’inclusione finanziaria delle donne in Africa, dando loro accesso a maggiori strumenti di emancipazione, a cominciare da un conto bancario: questo l’obiettivo del rapporto presentato dalla Fondazione di Bill e Melinda Gates, in occasione del G7 finanziario di Chantilly, nel corso della quale è stato annunciato un primo pacchetto di 116 milioni di dollari per questo obiettivo.

“Sono felice di presentare questo rapporto ai ministri delle Finanze del G7. Il sistema finanziario attuale esclude le donne, esclude i poveri, esclude le comunità rurali. Ma la tecnología digitale apre delle possibilità di integrazione. Se attuiamo le raccomandazioni di questo rapporto aiuteremo alcune delle persone più marginalizzate al mondo, anzitutto le donne, a costruire una avvenire migliore”, ha dichiarato Melinda Gates, rivolgendosi agli alti responsabili presenti al G7.

Un parterre – tra ministri, governatori e capi di organizzazioni internazionali – che quest’anno, per una strana ironia della sorte, era interamente di sesso maschile. Tanto che la foto di famiglia ha suscitato polemiche e sfottò sui social.

“Il governo francese sostiene pienamente le iniziative esposte nel rapporto della Fondazione Gates, perché possono aiutare milioni di donne africane a uscire dalla povertà e attribuirle i mezzi per la loro autonomia”, ha dichiarato da parte sua il ministro francese dell’Economia e padrone di casa a Chantilly, Bruno Le Maire.

Per lui, le raccomandazioni illustrate dalla Gates dinanzi ai big mondiali sono “un mezzo efficace e mirato” per contrastare le disuguaglianze. “Avere un conto bancario – ha avvertito – è la prima tappa cruciale verso l’indipendenza”.

In una nota, la presidenza francese del G7 ha evidenziato, tra l’altro, il “notevole” scarto ancora esistente tra uomini e donne nell’accesso a un conto bancario o a servizi di pagamento on-line nei Paesi in via di Sviluppo, con una “differenza del 13% tra uomini e donne in Africa subsahariana”.

Una percentuale che può arrivare fino a 20 punti percentuali ed oltre in alcuni Paesi come Nigeria, Benin o Mali. A Chantilly, al momento, sono stati raccolti 116 milioni di dollari (al momento hanno contribuito Francia, Gran Bretagna e la stessa Fondazione Bill & Melinda Gates) su un obiettivo finale di 255 milioni.

Lascia un commento