Rifiuti: Roma chiede aiuto alla Regione. Ordine dei Medici lancia Sos

Due cassonetti andati a fuoco in via del Colli Portuensi a Roma.
Due cassonetti andati a fuoco in via del Colli Portuensi a Roma. ANSA/Massimo Percossi

ROMA. – Cassonetti stracolmi, sacchi della spazzatura accatastati a terra, strade maleodoranti, complice il caldo. E cittadini sul piede di guerra in tutta la città. Ama chiede aiuto alla Regione Lazio e in una lettera avanza la richiesta di verificare ulteriori disponibilità negli impianti di trattamento regionali.

L’Ama infatti in questo periodo deve fronteggiare la carenza di impianti di trattamento sul territorio cittadino, in quanto – oltre alla mancanza del Tmb Salario, messo ko da un rogo a fine 2018 – i due impianti di Malagrotta sono in manutenzione e ricevono meno immondizia. Disguidi che hanno determinato accumuli di rifiuti in città per la cui rimozione da giorni Ama ha messo in campo un piano ad hoc.

Intanto la denuncia dell’Ordine dei Medici che, per bocca del suo presidente provinciale Antonio Magi, lancia un allarme: “C’è il rischio di passare dall’emergenza igienica all’emergenza sanitaria, quindi con il rischio di diffusione di malattie”. Magi ha scritto alla prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al ministro della Salute, Giulia Grillo, e al ministro dell’ Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, invitandoli a intervenire sinergicamente prima che la situazione degeneri ulteriormente.

E parla di “allarmante invasione di mosche, blatte, topi, gabbiani che si alimentano di rifiuti”, oltre al pericolo incendi, mettendosi l’Ordine a disposizione “per qualunque necessità volta a salvaguardare la tutela della salute pubblica della cittadinanza romana e dell’immagine della Capitale di uno dei Paesi fondatori dell’Ue e membro del G20”.

Ama da giorni continua spiegare che è al lavoro con interventi di pulizia in tutti i quadranti cittadini “a ciclo continuo” per assicurare la regolarità dei servizi di raccolta e rimuovere le giacenze di rifiuti attorno ai cassonetti nelle aree in cui persistono fenomeni di abbandono abusivo.

La Presidente di Ama Luisa Melara ricorda che “in una situazione di oggettiva e straordinaria complessità come quella che stiamo affrontando è importante che i cittadini separino correttamente i materiali riciclabili già tra le mura domestiche e gli esercenti si attengano scrupolosamente agli orari e alle modalità di conferimento. In questa contingenza è ancora più importante, soprattutto per chi riveste ruoli di rilievo, non creare inutili allarmismi”.

A dire la sua sull’emergenza rifiuti è oggi anche Manlio Cerroni, ex patron della discarica di Malagrotta che oggi è comparso in tribunale per l’udienza davanti al gup nel procedimento legato al tritovagliatore del Colari di Rocca Cencia.: “Ormai è troppo tardi, non c’e’ più tempo. Servirebbe un miracolo”.

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